Paolo Rinaldo ritorna a casa.

Il giovane Paolo Rinaldo, dopo oltre sei mesi di degenza in ospedale ha fatto ritorno, tra l’affetto dei suoi cari, nella casa ubicata in località Ferranzano di Bellona. Dopo il tremendo incidente che si verificò nel pomeriggio si sabato 21 aprile 2007, in via Triflisco di Bellona, il giovane Rinaldo era l’unico che si trovava ancora in ospedale. Di quell’incidente riportammo: “Ancora sotto choc i cittadini bellonesi per il gravissimo incidente stradale di sabato pomeriggio nel quale restarono ferite sei persone accompagnate dalle ambulanza del 118 in vari ospedali della provincia. Dopo i ricoveri, questa la situazione: il più grave è il giovane Paolo Rinaldo che, durante la notte tra sabato e domenica, è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico dagli specialisti dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ed attualmente si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva dello stesso nosocomio con la prognosi riservata che i medici hanno dichiarato di non potersi esprimere prima di una quindicina di giorni d’osservazione. Altra persona in condizioni preoccupanti è Antimo Massaro che dopo il pronto soccorso presso l’ospedale San Giuseppe e Melorio di S. Maria C.V., è stato prima trasferito presso il nosocomio di Marcianise e poi nell’ospedale di Benevento mentre la moglie del Massaro, Cristina, appresa la notizie delle condizioni del marito e dei loro tre figli, ha deciso di lasciare l’ospedale contro la volontà dei medici assumendosi la responsabilità diretta del gesto. La signora Cristina, moglie e madre esemplare, ha deciso sull’incauto gesto per soccorrere i suoi cari che, mentre il marito, come anzidetto è ricoverato in quel di Benevento, la figlioletta Raffaella è stata trasferita presso l’ospedale di Piedimonte Matese ed i due bambini, 9 e 7 anni, presso l’ospedale Santobono di Napoli. Come avrebbe potuto, Cristina, con l’amore che nutre verso i suoi cari, saperli dislocati in tre nosocomi della Campania, restarsene in un letto d’ospedale. Auguriamo a tutti una presta guarigione ma un particolare augurio la comunità bellonese, che si è stretta intorno alle due famiglie, lo rivolge a questa donna che, con il suo gesto, ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha voluto dimostrare l’infinito amore di una madre”.

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