Commercio in coma

Commercianti e artigiani, esasperati- pronti a celebrare i funerali del commercio a Caiazzo. Crisi nera per il commercio nella città “romana”- che ha raggiunto da tempo livelli di guardia. Negozi, sempre più deserti, artigiani quasi completamente scomparsi. La fiera settimanale completamente distrutta.  Una crisi profonda, a Caiazzo combattuta con la liberalizzazione delle licenze.  Più che ordinanze-occorrevano interventi mirati, per rilanciare lo sviluppo dell’economia locale. Parole come incentivazione, promozione e difesa delle imprese commerciali e artigianali, sentite nel corso della campagna elettorale, mai messe in atto. Quattro anni di promesse- e di cementificazione selvaggia. Mai un incontro con gli artigiani e commercianti. Si è pensato solo a sfornare come pizze ordinanze e licenze- che hanno distrutto tutto. Completate(con ingordigia) diverse pubbliche (con i soldi di tutti). Opere -che verosimilmente rappresenteranno, però,  un’arma a doppio taglio! Altro che vanto per l’avvenuta realizzazione. Giaquinto, l’unico sindaco a tempo pieno dell’intera provincia casertana- ha pensato da vero genio di  “rivitalizzare” il  commercio caiatino, già in coma- utilizzando  un colpo di bacchetta magica- degno del grande Silvan. Il regalo? Un centro commerciale- che sancirà la morte cerebrale del commercio a Caiazzo. La peggiore crisi economica, sociale ed ambientale mai vissuta dalla città di Caiazzo individua delle responsabilità politiche e gestionali ben precise: Il Sindaco Giaquinto ed il suo Governo-che  si stanno godendo gli ultimi mesi disamministrazione. Il  degrado sociale ed ambientale, l’incapacità di amministrare governando , l’autoterapia per mandarsi a casa. Il narcisismo in ogni presenza pubblica-rimarrà solo uno sbiadito ricordo!

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