Caldaie, raggiri agli anziani. Urge chiarezza dalla Provincia.
Controlli annunciati e mai effettuati, dopo avere appreso che le persone prese di mira non vivevano da sole. Allarme anziani: nel mirino di falsi verificatori delle caldaie termiche, che probabilmente trovano terreno fertile nell’incertezza relativa alla situazione della Seproter per cui, se non è in grado di fare chiarezza, il presidente della provincia bene farebbe a dimettersi Questo almeno invocano alcune persone sconcertate del fatto che alcuni sindaci hanno invitano i cittadini ad attenersi alle direttive della Seproter, mentre altri amministratori -e consiglieri provinciali- non solo sostengono in contrario, ma addirittura hanno diffidato la società dall’attuare qualunque iniziativa prima che sull’argomento faccia chiarezza la Provincia, cui la legge demanda il controllo delle caldaie domestiche nei piccoli centri. Intanto si è appreso che qualche persona anziana ha ricevuto una telefonata da uno sconosciuto che, presentandosi quale addetto alla verifica delle caldaie, ha comunicato la data e l’ora in cui avrebbe effettuato il sopralluogo, ma poi, quando ha appreso che la persona non viveva da sola o avrebbe fatto venire anche un parente, si è ben guardato dal presentarsi. In un caso addirittura l’uomo ha telefonato all’ignara vecchietta invitandola ad aprire il portone, ma poi, quando ha appreso che non era sola in casa, si è defilato sostenendo che, non avendo trovato un parcheggio libero, sarebbe tornato un’altra volta, ma naturalmente non si è più visto. Non mancherebbe chi ci marcia, quindi, sul problema delle caldaie, per cui se il presidente della provincia non è in grado di fare definitiva chiarezza bene farebbe ad intervenire l’Autorità Giudiziaria o le Forze dell’Ordine, prima che qualche persona anziana (ma non solo) venga truffata o peggio ci rimetta la pelle in seguito allo spavento di trovarsi sola in casa di fronte ad un malintenzionato.