Il sindaco di Caiazzo non replica alle accuse
Stefano Giaquinto, sindaco di Caiazzo, negli ultimi tempi fa scena muta alle “interrogazioni”. Incollato alla sua poltrona, preferisce il silenzio. Primo cittadino- che- ben si guarda dal rispondere alle accuse, a lui rivolte, approdate ancora una volta sui media nazionali. Ci ha provato in un’occasione(a rispondere), infilando un’inquietante serie di autogol. Da quel giorno silenzio assordante. Meglio far finta di nulla. Per limitare danni. Ma c’è qualcuno- che – sapendo di mentire cerca goffamente di difendere il comandante del Titanic, replicando alle fondatissime accuse- dallo stesso lanciate per anni, pur di coronare il sogno di una vita. Sfornare con ritmo ossessivo, ogni giorno torte farcite di miele. Con un linguaggio “freddo, distaccato, asettico’. Tipico di un bravo “pasticciere”. Anche se, qualche amministratore narcisista, al mattino, non si piace nella foto pubblicata- guardata attentamente nel corso dell’ineguagliabile rassegna stampa fatta in mezzo minuto, aprendo una sola pagina del giornale. Queste le persone(per fortuna non tutte)- che attualmente disamministrano Caiazzo! Che comprende due piccole frazioni, una però segnalata all’ingresso della città, come Milano. Chi parla di solidarietà per il “vile attentato” subito dal primo cittadino e di “discriminazione” nei confronti degli abitanti di Cesarano, evidentemente parla per se. Un primo cittadino che, in quasi cinque anni, non è riuscito a garantire nemmeno l’acqua potabile, che non ha mosso un dito per rivitalizzare il commercio a Caiazzo, che ha “buttato” i disabili in mezzo ai contenitori dei rifiuti, ma la giaculatoria delle inefficienze potrebbe continuare all’infinito), non può, non finire nel mirino dei cittadini, commercianti, lettori ed elettori- giudicati “sovversivi” per averlo “irriverentemente” attaccato. Dei veri e propri “attentati”- come direbbe Beppe Braida, comico di successo di Zelig- contro chi che crede di camminare sull’acqua!