Costituente Altragricoltura: botta risposta Ventre-Palumbo
Si è svolta oggi presso l’Hotel Europa di Caserta la tavola rotonda “Crisi dell’agricoltura, crisi della rappresentanza. Quale sindacato per quale agricoltura ?”, prima tappa dell’Assemblea fondativa di Altragricoltura che si concluderà domani con le votazioni degli organismi dirigenti . Al dibattito hanno preso parte numerosi esponenti nazionali e provinciali della politica e delle associazioni agricole tra i quali Tano Melannino Presidente di Altragricoltura, Lino Martone Presidente Confederazione Imprenditori Coltivatori Campani, Gianni Fabbris, Coordinatore Altragricoltura, l’On Marco Lion Presidente della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, il Sen.. Tommaso Sodano Presidente della Commissione ambiente del Senato, l’Europarlamentare di Forza Italia Riccardo Ventre, Gianfranco Sabiucciu Sindaco di Decimoputzu e Carmine Nardone Presidente della provincia di Benevento. Copiose le analisi, ma anche le critiche piovute sulla economia agricola nazionale e regionale, anche se il massimo comune denominatore degli interventi è stata la volontà di ricercare soluzioni alle problematiche esistenti. Nel susseguirsi degli interventi, l’Europarlamentare Riccardo Ventre ha focalizzato la sua attenzione sui rapporti impresa-sindacato nelle aziende agricole, invitando le associazioni dei lavoratori a superare le logiche di divisione ed a collaborare attivamente col mondo delle imprese. Durante il dibattito che ne è scaturito è intervenuto il Segretario Provinciale dell’Agroalimentare della Ugl, nonché Consigliere Nazionale del settore Ferdinando Palumbo il quale ha richiamato l’attenzione della platea su alcuni punti che riteneva decisivi. “L’agroalimentare” ha spiegato Palumbo “rappresenta la priorità culturale della Regione Campania. Tante famiglie in tempo di basse retribuzioni riescono a sostenere i loro redditi grazie a piccole attività agricole derivanti dallo sfruttamento di loro terreni. Qualche volta si diventa azienda e si riesce anche ad andare sul mercato. Il primo passo da fare è dunque quello di ridare dignità all’agricoltore, troppo spesso assunto a simbolo di una cultura sbagliata. La Ugl” ha continuato il sindacalista “è dalla parte degli agricoltori, le grandi industrie sono andate via da Caserta o si accingono a farlo; a sostenere l’economia e l’occupazione sono rimasti solo i Centri Commerciali e l’agroalimentare. Negli ultimi tempi ci siamo battuti per la difesa dei prodotti della nostra provincia e della nostra regione, tanto da arrivare ad “adottare” la mozzarella di bufala campana Dop. Per far questo abbiamo chiesto di entrare nel consorzio di tutela, ed al ministero dell’ambiente di evitare l’apertura di una discarica dei rifiuti nel comune di Pignataro Maggiore, polo di allevamento e produzione del manufatto casertano. Dobbiamo scongiurare la possibilità che da esportatori di eccellenze si passi ad importatori, dobbiamo evitare di produrre veleni. Il sindacato “secondo Palumbo “ non può e non deve essere soltanto l’agenzia attraverso la quale i lavoratori ricevono permessi, oppure rimodulano i loro turni, non può e non deve essere il notaio della Cassa Integrazione, ma deve fare ceto con gli imprenditori del settore al fine di ricercare comuni soluzioni ai problemi, Io non porto ricette”ha concluso entusiasticamente il sindacalista”io porto un metodo di lavoro che spero venga recapito”.