La dipartita del secolare Vincenzo Cioppa
Agli applausi che lo salutarono nella “Sala parrocchiale di Bellona”è seguita la mestizia di un silenzio triste, il silenzio dell’improvviso ed inaspettato addio. Il giorno 11 gennaio Vincenzo Cioppa aveva compiuto 100 anni e, per festeggiarlo, erano ritornate dagli Stati Uniti le figlie Elma e Wanda con suo marito Fred, dall’Australia la figlia Giuseppina e dall’Inghilterra suo figlio Giovanni con la moglie Pia. Nella Chiesa Madre una folla di amici, parenti ed una schiera di nipoti avevano assistito alla celebrazione di una S. Messa di ringraziamento celebrata dal Parroco Don Antonio Iodice, poi tutti nella Sala Parrocchiale dove il Sindaco di Bellona, accompagnato dall’Assessore Giuseppe Iorio e dal Consigliere Domenico Valeriani gli consegnava una targa ricordo,a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, augurandogli ”altri cento di questi giorni”: Ma un crudele destino non ha voluto e ha lasciato i suoi cari nella più cupa disperazione. Dotato di una voce da stornellatore, Vincenzo Cioppa era fra coloro che facevano la serenata agli sposi o a coloro che festeggiavano un compleanno. Fra le canzoni egli preferiva quelle del genere romantico e “Firenze Sogna”era quella che egli interpretava con sentimento e passione. Durante la cerimonia nella Sala Parrocchiale uno scrosciante applauso salutava “Nonno Vincenzo”che interpretava, dopo tanti anni, la stessa canzone con ammirevole impegno ed entusiasmo. Alla passione per il canto va aggiunta la sua notevole perizia nel confezionare a mano abiti che, alcuni bellonesi conservano come se fossero cimeli. Vincenzo Cioppa fu maestro del cucito e fra i suoi alunni meritano essere ricordati:Leonardo Venoso e Michele Sapone che in Francia confezionò abiti per il grande Pablo Picasso tanto che l’Artista lo considerò il suo sarto preferito facendolo diventare “il sarto di Picasso”. Ultimo suo alunno, il figlio Giovanni che in Inghilterra svolse la stessa attività confezionando abiti per i gusti raffinati degli inglesi. Con la dipartita di Vincenzo Cioppa scompare un rappresentante della Bellona di un tempo, quando la vita scorreva tra la laboriosità e la spensieratezza di una serenata al chiaro di luna.