Zorro Rides Again
Oggi, sabato 2 febbraio ore 21 e domani, domenica 3 ore 19.00. una produzione Spazio Libero e Dissolvenze Incorciate Con: Gennaro Canonico, Fabio De Caro, Marco Gargiulo, Claudia E. Scarpa, Corrado Conte. Testo e regia: Vittorio Adinolfi.
Riuscirà il potere dell’immaginazione a sopraffare quello della materialità? Riuscirà il nostro eroe a battere gli ipocriti, i falsi profeti, gli autori tv, e tutti coloro che non fanno sognare più gli uomini? In una città senza sogni, un uomo mascherato, chiamato Volpe (in spagnolo Zorro), combatte contro il conformismo e la banalità e si proclama giustiziere dei sognatori oppressi. Aiutato da un suo amico e personal manager, compie una serie di azioni dimostrative per evidenziare la sua causa. Dietro la maschera si nasconde Diego Vega, un uomo che con la forza delle idee, della fantasia, vuole cambiare il mondo, ma si scontra con il cinismo e la disillusione di una società senza scrupoli e senza immaginazione. Il protagonista si scopre cosi essere una persona fuori luogo e fuori tempo, con la maschera e la spada, oggetti demodè e retaggio di memorie infantili. L’azione si svolge in un mondo, dove telecamere osservano tutti e tutto e una “voce” sembra “dirigere” l’esistenza-spettacolo dei personaggi. La prima parte della rappresentazione ha le caratteristiche di una sit-com. Poi, avviene un fatto “traumatico” all’interno della commedia, e, come nella vita di una persona, quando avviene un vicenda luttuosa, la sua esistenza cambia, cosi la messa in scena muta, trasformandosi in un dramma: cambiano l’atmosfera, le luci, la recitazione degli attori, le musiche. Il protagonista si ispira all’omonimo celebre personaggio dell'immaginario, un eroe mascherato ed abile spadaccino. Zorro fece la sua prima comparsa in un romanzo, The Curse of Capistrano, dello scrittore di riviste pulp Johnston McCulley, e venne pubblicato a puntate nella rivista pulp All-Story Weekly nel 1919.
Uffico Stampa
Pietro Nardiello
3382415396
ufficiostampa@mutamenti.com