Furto, autorivenditore lasciato… in mutande.

Riceviamo e pubblichiamo: “Se il week-end è stato tranquillo (incendio alla pagoda del Ristorante

 

 

Paglia) l’inizio settimana non è stato da meno! Qualche ottimista ha definito l’ultimo week-end tranquillo, ma a sentire gli umori di chi è stato danneggiato non sembra. Così come l’inizio di questa settimana, altrettanto si è rivelato da incubo per l’ennesimo caiatino ritrovatosi depredato dalle solite mani ignote nella propria abitazione. Stavolta a fare le spese dell’opera di delinquenti incalliti, che ormai hanno campo libero a Caiazzo, è stato un rivenditore di veicoli che ha la concessionaria in pieno centro cittadino, o meglio in questo caso il padre che custodiva le chiavi delle vetture stesse presso la propria abitazione ubicata in via Guadanelle. Questi i fatti. Qualche sera fa il signor Mazzarella rientrava presso la propria abitazione come ogni giorno fa dopo aver dato una mano al figlio Stefano presso la sua rivendita di veicoli ubicata in via Roma. Dopo la frugale cena il padre del titolare della rivendita andava con la consorte a dormire. Nella notte però, dei ladri professionisti si sono intrufolati nella casa e gli hanno sottratto tutto ciò che capitava loro a tiro, perfino i pantaloni, che forse facevano presagire un contenuto in monili e denari sostanzioso. I danni però, non erano riconducibili solo all’abbigliamento asportato al signor Mazzarella senior, bensì pare che anche il borsello contenente le chiavi delle vetture poste in vendita nella concessionaria e una Fiat Bravo parcheggiata nel piazzale dell’abitazione dell’uomo a lui in uso. Insomma un danno che quantificato è davvero notevole. Ovviamente la stessa vittima, il mattino successivo ha fatto l’inventario di quanto asportatogli ed è corso alla Caserma dei Carabinieri a denunciare l’accaduto. Da qualche tempo, la cronaca di furti, scippi (questa è una new entry nel modus criminis con cui operano a Caiazzo i delinquenti) e atti vandalici si arricchisce sempre più e in maniera del tutto indisturbata, quasi a far capire da parte di chi delinque, che a Caiazzo hanno campo libero. L’ultimo week-end ha visto perfino la pagoda di un noto ristorante prendere fuoco improvvisamente. Qualcuno in maniera confusionaria ha cercato di far intendere che si trattasse di un corto circuito. Ma sembra che nessuno da queste parti, abbia il coraggio di dare un nome e cognome agli eventi criminosi che si verificano in maniera quasi quotidiana lungo tutto l’agro-caiatino”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post