Iniziative per rilanciare i consultori familiari

Le ultime regioni che hanno firmato l'accordo per il rilancio dei consultori familiari e l'attuazione degli interventi di sostegno ed aiuto ai nuclei familiari sono state, il 17 gennaio scorso, l'Umbria e l'Emilia Romagna. Le regioni che finora hanno risposto all'appello del Dipartimento delle politiche per la famiglia sono dunque: Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e la Provincia autonoma di Trento. La riorganizzazione dei consultori mira a favorirne l'evoluzione verso veri e propri centri per la famiglia sulla scorta delle migliori pratiche affermatesi negli ultimi anni nel nostro Paese. D'intesa con Regioni ed Enti locali, il Ministro delle Politiche per la famiglia, Rosy Bindi, aveva destinato circa 100 milioni di euro alla sperimentazione di progetti e misure innovative per la riorganizzazione dei consultori, la qualificazione degli assistenti familiari e l'abbattimento delle tariffe dei servizi per le famiglie numerose. A seguito delle intese, Regioni e Province autonome beneficiano subito del Fondo nazionale per le politiche della famiglia (che per il 2007 ammonta a 223 milioni di euro), ai quali si aggiungono gli importi che Regioni e Province autonome devono cofinanziare autonomamente. Gli accordi siglati lo scorso 17 gennaio stabiliscono per la Regione Umbria un finanziamento a carico del Fondo nazionale per le politiche della famiglia di 1.592.549,00 euro più il cofinanziamento regionale di 238.882,35 euro, e per la Regione Emilia Romagna 6.842.186 euro provenienti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia, ai quali si sommano una serie di contributi, da parte dei Comuni interessati, nella misura minima del 20%.
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