Preoccupazione dei cittadini per la chiusura del Palasciano

Molta preoccupazione dimostrano i cittadini bellonesi alla notizia che si avvicina la definitiva chiusura dell’Ospedale Palasciano. Non c’è più sordo di chi non vuol sentire,dice un vecchio proverbio ed è ciò che sta accadendo a Capua dal giorno in cui le “Alte Sfere”decisero di chiudere il glorioso ospedale Palasciano dove, in passato, prestarono la loro opera ottimi chirurghi che, per la loro professionalità, ottenevano il plauso e la riconoscenza di tanti pazienti .A nulla sono servite le dimostrazioni di tanti cittadini per sensibilizzare chi di dovere; a nulla sono serviti i servizi giornalistici effettuati da tanti nostri valenti colleghi preoccupati affinché non fosse dismesso il glorioso Palasciano. Se pensassero soltanto alla sua utilità nei riguardi delle popolazioni al di qua del Volturno, coloro che hanno deciso di chiuderne i battenti dovrebbe fare un sentito “Mea Culpa” e chiedere scusa per la loro mancanza di umanità. Tanti sono i paesi e le cittadine i cui residenti ricorrevano al Palasciano ed, ora a causa di questa folle decisione, saranno costretti a ricorrere ad altri ospedali lontani e stracolmi di pazienti. I cittadini di Bellona, Vitulazio, Camigliano, Pastorano, Giano. Pantuliano, Pignataro Maggiore, Sparanise e tante frazioni , saranno costretti, in caso di bisogno, ad essere trasportati con traballanti ambulanze, in lontani ospedali della nostra Provincia. Ed i nostri “grandi politici “se ne stanno a guardare, per non dire se ne fregano! Tanto essi, all’occorrenza, saranno curati in cliniche di prima classe! Si sperava che, con l’avvento della nuova manager Antonietta Costantini, qualcosa all’orizzonte sarebbe migliorato. Invece, niente! Non ci resta che affidarci alla speranza che, come dicevano i latini, “è l’ultima dea”. Si spera quindi nel continuo intervento da parte di tutti gli amministratori capuani guidati dal sindaco dott. Antropoli, ultima e veritiera speranza che ci resta, dopo la fiducia in Dio che illumini i signori delle “Alte Sfere terrene”.

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