Aggiornamenti salute Carlo Parlanti

Mara Marino – Il crimine più grande è sapere la verità e non fare niente. Dopo mesi, finalmente ieri, 27 febbraio 2008, Carlo è stato visitato da un medico del carcere e, inoltre, ha potuto parlare con due medici contattati dal Consolato italiano di San Francisco. Per quanto riguarda la macchia sul polmone destro che a ottobre 2007 aveva indotto l'amministrazione carceraria a ricoverare Carlo in regime di isolamento e a tenerlo incatenato ad un letto dell'ospedale di Bakersfield per una sospetta TBC o addirittura un carcinoma, i medici hanno detto a Carlo che deve fare una TAC con liquido di contrasto,  e il referto radiografico deve essere messo a confronto con quello eseguito a Ottobre.  
I medici sono però forse all'oscuro, forse, che da mesi  (e precisamente da dicembre 2007) ad Avenal temporeggiano dal sottoporre Carlo a questo esame. La motivazione principale è che prima della TAC bisogna avere il referto delle radiografie al torace:  Carlo in dicembre ha fatto l' RX al torace ma ancora il referto non c'è.  Il medico del carcere ha, però detto a Carlo di avere visto le radiografie, e la macchia al polmone appare sovrapponibile a quella risultata dagli RX eseguiti all'ospedale di Bakersfield, quindi di qualunque cosa si tratti non è in fase di sviluppo, o, per usare le stesse parole usate dal medico, non si tratta di infezione attiva. Ma di cosa si tratta?
Si tratta di TBC? E come mai le analisi eseguite nemmeno due mesi prima erano negative al test? E perchè, nonostante questo grave sospetto, non si sono preoccupati di controllare lo stato di salute dei detenuti che occupavano la stessa cella di Carlo? E ancora, come mai dopo il ricovero, non hanno tenuto Carlo in isolamento prima di scongiurare il pericolo di una TBC?
E' un carcinoma? Ieri il dottore del carcere ha fatto notare a Carlo, sottolineandolo, che  il referto della 2^ biopsia al polmone destro effettuata all'ospedale di Bakersfield, avrebbe riportato la dicitura: negativo al carcinoma. E quindi perché  nell'ottobre 2007, dopo il risultato della 2^ biopsia, i medici di Bakersfield hanno consigliato a Carlo un intervento chirurgico  insistendo nella necessità di asportare mezzo polmone pur non avendo chiara l’origine della massa?
E se fosse una lesione tipica della  Valley Fever? La Valley Fever è una micosi tipica delle zone desertiche della California che colpisce i polmoni e diffusamente anche la pelle. Ora, lo scorso anno, a Carlo venne una patologia della pelle che secondo i medici che lo hanno visitato era scabbia. Il medico del Consolato ieri gli ha chiesto se soffriva anche di gonfiore alle caviglie e dolori articolari: alla
risposta affermativa di Carlo, il medico del Consolato ha quindi espresso la sua convinzione che si trattasse di Valley Fever e non di scabbia. Da ciò si evincerebbe finalmente anche perché all'epoca Carlo stato curato con Benadril  contro il prurito, e con dosi massicce di antibiotico. Evidentemente sapevano si trattasse di Valley Fever ma hanno preferito non dire nulla forse per non prendere le precauzioni che casi simili consigliano. Se fosse Valley Fever molte tessere si incastrerebbero al posto giusto. Vi sarebbe una spiegazione logica alla sofferenza epatica sofferta da Carlo diagnosticata dai medici come epatite C e si spiegherebbe anche perché i valori delle analisi del sangue fatte a Carlo sono rientrati nella norma; una epatite C non guarisce senza le giuste cure, e Carlo non è stato curato per l'epatite C. E quindi un'altra domanda viene spontanea:  perché è stato consigliato a Carlo di sottoporsi ad una biopsia al fegato? Ieri i medici hanno escluso categoricamente che tale esame invasivo sia necessario… vi è necessità di ottenere al più presto tutte le cartelle cliniche di Carlo per sottoporle all'esame di un medico. Quella che vive Carlo Parlanti è una vicenda che da qualunque ottica si guardi, giudiziaria, medica, è avvolta da incongruenze…e piena di ingiustizie.

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