Prevenzione delle morti bianche

Questa mattina, lunedì 17 Marzo 2008, gli studenti dell’ISIS Corbino di Contursi Terme, presso il teatro Trianon in Napoli, organizzato dal Consiglio Regionale della Campania Commissione Pari Opportunità,  giungeranno alla quinta  rappresentazione di “VITE IN CENERE”, testo della professoressa Rosaria Zizzo che in seno ad un progetto “In scena per crescere nella legalità” ha ideato uno spot sulle morti bianche per commemorare le donne morte sui posti di lavoro come avvenne 100 anni fa a New York nella fabbriche di camicie. Dalla prima rappresentazione avutasi presso l’ aula magna dell’Istituto in data 6 Marzo 2007,  gli studenti hanno commemorato  l’otto marzo con incontri   ripetuti   sulle  morti bianche. Presso il palazzo della Provincia di Salerno Sant’Agostino  nella Sala Bottiglieri, in data 11 Luglio 2007 in occasione dl convegno “Salute e sicurezza” con l’istituzione della Borsa di studio in memoria di Annamaria Mercadante e Giovanna Curcio, incontri a cui hanno preso parte i familiari delle vittime. Gli studenti hanno  ripreso. con l’anno corrente in Eboli al Teatro Salita Ripa mercoledì 5 Marzo 2008 in occasione di: “Aspettando l’8 Marzo” teatri della legalità,  per poi ripresentarsi sabato 15 Marzo 2008 in Bellizzi presso l’Aula Consiliare “S. Pertini” palazzo del Comune in occasione del convegno sulle morti bianche e la sicurezza sul posto di lavoro, precedendo appunto di due giorni l’ultima rappresentazione fissata e per loro la più significativa. Nelle parole della scrittrice Rosaria Zizzo l’intento e il significato del lavoro messo in scena. Una commemorazione della “festa” della donna. L’idea è nata così: l’8 marzo si festeggia con banchetti e spogliarelli, invece io ho voluto che si capisse il reale significato della festa che tale non è, ma il ricordo di donne che sono morte in incidenti sul lavoro: non solo quello avvenuto a Montesano sulla Marcellana, nel quale persero la vita Giovanna e Annamaria, ma anche un excursus storico, con riferimento all’incendio avvenuto a San Gregorio Magno ove  morirono diciannove disabili, a New York, nel 1908 dove persero la vita 129 operaie in una fabbrica di camicie, di cui molte italiane.  Sono passati cento anni ma le cose non sono cambiate si lavora ancora in nero, per pochi spiccioli e si muore. La sicurezza nei posti di lavoro è la cosa più importante, è il grido  dei ragazzi quasi al termine dello spot, accompagnato dalla frase: la conoscenza è alla base della  prevenzione – conoscere per evitare i mali peggiori che si insidiano tra  noi.  Questi accadimenti li ho trasformati in uno spot teatrale, per dare la vera impronta della giornata dell’8 marzo, commemorazione della donna, nella sua interezza, che ha perso la vita sul posto di lavoro. Il messaggio è quello di informare e sensibilizzare quanti entrano nel mondo del lavoro, portarli a conoscenza delle difficoltà che potranno incontrare nella vita: lavoro nero, non essere pagati i contributi, percepire uno stipendio inferiore, non essere retribuiti se ci si ammala, sfruttamento di minori, disabili, extracomunitari, delle donne che quando sono in gravidanza vengono licenziate. Problemi reali, attuali, che attraverso la scuola devono essere trasferiti ai ragazzi; una scuola interattiva, progettuale che entra nelle problematiche sociali e culturali del momento. Lo spot inizia con la lettura di una frase di Kofi Hannan: “la violenza sulle donne è la cosa peggiore che possa esistere”; poi vengono letti  articoli della Costituzione Europea che mettono in evidenza l’importanza delle leggi e della salvaguardia dei minori e delle donne”. Solo con la conoscenza, solo con  il rispetto delle regole si può crescere e si cresce meglio. Gli studenti si sono appassionati al testo e hanno capito che la prevenzione è la vita.
E stanno andando in scena per crescere e far crescere chi assiste allo spot.

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