Tanti gli appuntamenti musicali al Vidia Club
Tra gli appuntamenti molto attesi vi è quello del 19 aprile con i Modena City Ramblers e quello di abato 29 marzo con i Linea 77 e gli più Arsenico . I Linea 77 nascono nel 1993 a Venaria, provincia di Torino. Un’ascesa costante, senza bruciare le tappe, ma conquistando ogni centimetro di palco, ogni passaggio in radio e in tv, ogni fan con coraggio e determinazione.
Dopo i due demo realizzato nel 1995 e 1996 giugne il debutto, fulminante: Too Much Happiness Makes KidsParanoid, prima su Dracma e poi ripreso per tutta il mondo, nell’Aprile del 2000, dalla storica etichetta metal inglese Earache. Si capisce subito che i Linea 77 non sono un gruppo come tutti gli altri. Il salto è fatto: primo tour oltre manica e il video di Meat diventa un classico di Superock e Brand: New su MTV UK.Nel 2001 i Linea 77 portano il loro 'Happy-Core' a un nuovo livello. "KEt.CH.UP SUi.Ci.DE", che contiene uno dei pezzi classici del gruppo: Moka. Due anni di tour in tutta Europa che culmina con le apparizioni all’Heineken Jamming Festival di Imola e addirittura al ReadingFestival. Il crossover si compie definitivamente con Numb: gli occhi di tutti sono puntati sui Linea 77 e loro non deludono: il primo singolo Fantasma diventa immediatamente uno dei più programmati dai canali televisivi musicali. I Linea 77 sfondano anche la ritrosia del grande pubblico italiano, poco incline alle mutazioni dell'hard rock e del metal: la collaborazione coi concittadini Subsonica su "66 (Diabolus in Musica)" è storia della musica italiana, grazie anche a un video in bianco e nero semplice quanto coinvolgente. L’MTV Day 2003 e il concertone del Primo Maggio 2004 sono gli high light del tour, con tanto di piccolo "giallo" su alcuni commenti di Emo e Nitto spariti nella "diretta in differita" del concerto di Piazza San Giovanni. Ad Ottobre per la band torinese arriva un altro enorme riconoscimento: vengono nominati come "Best Italian Act" agli MTV European Music Awards. Nel mese di settembre 2005 esce l'attesissimo "Available For Propaganda", primo disco dei Linea 77 registrato oltreoceano (prodotto da Dave Dominguez), che fa esplodere il profilo del gruppo in Italia come all’estero. I chilometri e i concerti macinati in Italia vengono intervallati da trasferte nei luoghi più disparati: l’Europa dell’Est e la Spagna insieme ai Soulfly, l’incredibile South By Southwest in Texas, l’Olanda per l’altrettanto prestigioso Eurosonic. Nel settembre 2006 i ragazzi sono pronti per pensare al nuovo materiale: il rapporto che li legava all’inglese Earache records è sciolto con la retrospettiva Venareal 1995. I Linea 77 sono ora liberi di accasarsi, con rinnovato entusiasmo, presso la Universal. Un titolo emblematico che accompagna fin dall’inizio la nascita dei nuovi brani e ne contraddistingue il mood: "Horror Vacui". Letteralmente, dal latino, "paura del vuoto". Il vuoto che spinge gli esseri umani a circondarsi di oggetti, spesso feticci tecnologici, per dare sollievo alle proprie mancanze umane, affettive e sociali. Non un dito puntato, ne un’ accusa sparata nel mucchio, piuttosto la presa di coscienza di ciò che ci sta accadendo, nessuno escluso. La band inizia a comporre, rimettendosi in gioco, lavorando su un doppio binario che affianca l’hardcore degli esordi ad un suono più dark. Una tensione inedita pervade le registrazioni, frutto anche dell’introduzione di una seconda chitarra, imbracciata da Dade. Dopo una pre-produzione di sei, sette mesi , i Linea 77 si ritrovano ad avere tra le mani tredici pezzi. A settembre 2007 volano negli States. Come per Available for Propaganda la meta designata è la scintillante e arsa Los Angeles, dove passeranno due mesi agli Skip Saylor Studios, incompagnia di Toby Wright, a cui si devono alcuni dei dischi fondamentali di gente del calibrodi Korn, Metallica, Fear Factory, Slayer, Soulfly, Primus, Alice in Chains, Ozzy Osbourne e Kiss. Seguendo i consigli di Toby Wright, i Linea decidono di registrare le due chitarre e la batteria, in un’unica ripresa. Passano, quindi, la prima settimana di studio a provare e riprovare i brani e arrivano al giorno della registrazione caldi come l’inferno. Riprodurre in studio l’energia live è un vecchio sogno che si avvera, la scelta si rivela la migliore possibile. Da quel momento in avanti si lavora su sovraincisioni, voci e miraggi. "Horror vacui" non sarà più solamente un’idea che balena e che tormenta, ma un album a fuoco, figlio di una band solida, coesa e convinta dei propri mezzi come non mai. Ospite unico di "Horror vacui" è Tiziano Ferro, che ha prestato la sua voce e la sua penna per il testo di "Sogni Risplendono". Il rapporto tra la band e il cantante nasce a seguito di un’intervista rilasciata da quest’ultimo, che confessò che un giorno avrebbe voluto collaborare con i Linea 77. L’occasione si presenta con "Horror Vacui" e il risultato è sorprendente,l’ennesima sfida vinta. Un Tiziano Ferro inedito, alle prese con quanto, apparentemente, di più lontano esista dal suo modo di fare musica, eppure straordinariamente convincente e nella parte. Dopo lo spettacolo dei Linea 77 calcheranno le scene gli Arsenico.Una band quest'ultima che suona dal 1996. La loro musica, fin dai primi anni, è stata influenzata da band come Negazione, C.O.V., Frammenti, BelliCosi e altri gruppi che hanno contribuito alla crescita della scena underground torinese. Gli Arsenico sino ad oggi hanno pubblicato quattro album: il primo "Tutto Fumo Niente Arrosto" è stata una demo risalente al 26 aprile 1996. L'imminente album in uscita è un esempio concreto della serietà e della passione che il gruppo prova per la musica e della loro volontà ad aprirsi anche ad un pubblico nuovo. In questo nuovo lavoro gli Arsenico hanno sfornato 11 canzoni che non vanno solo al di là dell’hardcore, bensì rappresentano una prova riuscita di mescolanza di generi musicali. Un’etichetta ben definita è difficile da assegnare. È un album molto complesso, studiato nei dettagli. Gli Arsenico sono inoltre inseriti nello splendido libro fotografico di Caterina Farassino "31! Vs. AIDS" che pone la giovane band tra le maggiori esponenti della musica torinese dei giorni nostri.