Presentazione del volume “Luci ed Ombre” Storia e Tradizioni
Nell'aula consiliare della Città di Bellona, si è svolta la presentazione del volume di Franco Valeriani: Luci ed ombre, storia e tradizioni, dedicato a sua moglie Cristina, una donna che ha mostrato tutto il suo senso di comprensione verso i figli dell'Autore colpiti dalla perdita della loro madre. Con questo suo secondo volume l'Autore intende trasmettere alle nuove generazioni avvenimenti tristi o lieti accaduti a Bellona e nel circondario. E' un caleidoscopio di ricordi che ai suoi coetanei, avvolti in un velo di nostalgia, farà rivivere gli anni della loro gioventù e quelli del periodo bellico fatto di paure, fughe di notte nei ricoveri di fortuna per ripararsi dalle bombe o per sfuggire alla feroce rappresaglia delle S.S. tedesche alla ricerca di uomini da fucilare. Il volume, è stato pubblicato a cura dell'Associazione Dea Sport Onlus di Bellona. Alla presentazione sono intervenuti: il Sindaco di Bellona, Dott. Giancarlo Della Cioppa, che ha porto il benvenuto a nome della Città; La Presidente dell'UNICEF Campania, Dott.ssa Margherita Dini Ciacci Galli che ha così concluso:“…un fiore in più per la Città di Bellona, Martire nell’ultima guerra”; il Prof. Luca Antropoli, Dirigente scolastico dell'I. A. C. di Bellona che è intervenuto sui “ricordi di vita da emigrante”; la Dott.ssa Arianna Di Giovanni, Assessore alla Cultura con “ricordi delle persone care”; la Dott.ssa Giuliana Ruggiero, Sociologa, “ricordi della fanciullezza” ed il Prof. Giovanni Lagnese, estensore della prefazione al volume. Mauro Severino, primo presidente del benemerito sodalizio bellonese, ha moderato gli interventi. Prima di entrare nel vivo della manifestazione sono stati presentati al folto pubblico i cinquantanove componenti la "Grande Famiglia" di Dea Notizie. Il volume si fregia del logo di: UNICEF Campania, e delle Città di: Bellona, Capua e Vitulazio e si divide in due parti: nella prima il giornalista Franco Valeriani ricorda: Gianni Cimminiello, un napoletano che, dopo il terremoto del 1982 si trasferì a Bellona dove ebbe molti amici fra cui i soci dell'Associazione Dea Sport che gli furono vicini nei momenti più tristi; il pittore capuano Mario Clima che affrescò le volte della cupola della chiesa madre di Bellona; i pittori Michele Ciccarelli e suo zio Fiorentino, il primo per la sua assidua presenza nella vita sociale ed artistica sia di Bellona che di Vitulazio mentre Fiorentino è tuttora ricordato per gli affreschi nella storica cappella di San Michele, in via XX Settembre di Bellona. Commovente il ricordo che l'Autore fa del ritorno dalla Russia dei resti di Silvio Di Rubbo e l'inutile attesa di Genoveffa Di Rubbo, madre di Alessio, disperso dopo la cruenta battaglia del fiume Don. Un simpatico ricordo è quello di due caratteristici personaggi bellonesi: Carlo Fusco e Stefano D'Errico, (meglio conosciuti con i nomignoli: Tummasone e Stefaniello). Altri personaggi ricordati nel volume sono: Alfonso Altieri e Vincenzo Fiata. Altieri, durante il periodo bellico dimostrò di possedere, nel petto, un cuore tenero poiché metteva a disposizione di tutti la sua panetteria mentre il Fiata, "anarchico ed ateo convinto" mostrava una spiccata sensibilità verso coloro che, nel periodo che va dal 1943-1945, affrontavano la vita in condizioni disagiate. Un riflessione particolare è rivolta verso Carlo Cioppa, (conosciuto con il nomignolo Zi Mastro) allietava le ore triste del dopoguerra con le sue indimenticabili macchiette. Il Prof. Giovanni Lagnese, un professionista ammirato nell'intera Regione Campania per la sua spiccata cultura. Nella seconda parte l'Autore descrive il periodo bellico che va dallo sbarco a Salerno fino alla battaglia del Volturno. Un'attenta analisi di un momento triste che sconvolse la vita del nostro meridione. Sono descritte le ore drammatiche del suddetto sbarco che i tedeschi tentarono di ostacolare con le loro artiglierie disposte sui monti del circondario. L'Autore, come un puntiglioso inviato, per poter descrivere ciò che avvenne, si è recato nei luoghi dove si svolse la battaglia: Squille, Castelcampagnano e località Scafa. una strettoia del fiume Volturno dove morirono centinaia di soldati dell'una e dell'altra parte. La manifestazione si è svolta grazie anche al contributo di: Caseificio Elite di Ugo Missana da Bellona, Ortofrutta del Ponte srl , via Aldo Moro, Bellona e GIESSE Carni di Giuseppe Carusone, via Regina Elena, 147 Bellona. Il servizio fotografico e le riprese sono state effettuate dallo studio "Linea Video" di Nicola Barone. Concludeva un assaggio della caratteristica pizza bellonese, innaffiata da vino offerto dall'enoteca Tinto Y Blanco di Vitulazio, mentre gli astemi hanno gustato bevande offerte dalla ditta Pietro Altieri di Vitulazio. La manifestazione si è conclusa con il ritiro di un sacchetto contenente prodotti coltivati sui terreni confiscati alla criminalità organizzata e gestiti dall’Associazione Acli Terra Campania per la Legalità della quale è Presidente Gaetano Manna. L’autore del volume, pienamente soddisfatto per l’esito positivo della manifestazione, ci ha riferito:
“Ero certo della presenza di tanti amici e concittadini che fossero intervenuti alla presentazione del libro, ed è con grande soddisfazione che, in questo momento, mi ritorna in mente il prezioso incitamento della D.ssa Arianna Di Giovanni, Assessore alla Cultura della nostra Città, che in più occasioni mi aveva riferito di offrire la sua disponibilità per superare eventuali ostacoli qualora si fossero presentati, poichè è suo intendimento incentivare qualsiasi iniziativa culturale. Grazie, grazie a tutti”.