Beppe Grillo scende in piazza contro la legge Gasparri

In piazza San Carlo a Torino, a pochi metri dal luogo in cui si sono tenuti i festeggiamenti ufficiali per la Festa della Liberazione, Beppe Grillo e i suoi sostenitori sono tornati a manifestare il sentimento dell’ antipolitica. Ancora una volta è stato un grande successo di pubblico: alla manifestazione erano infatti presenti circa 35 mila persone.
Questa seconda edizione del V- DAY ha avuto un preciso compito: oltre ai soliti attacchi nei confronti della classe politica e dei vertici istituzionali, dagli utenti del blog del comico genovese è stata sostenuta la raccolta di firme necessaria ai fini della presentazione della richiesta di referendum abrogativo sulla legge Gasparri (concernente la disciplina del settore radiotelevisivo). In tutta Italia sono stati allestiti migliaia di gazebo per l’ adesione al progetto. L’ obiettivo che Grillo si è prefissato è quello di superare il numero di firme richiesto dall’ art. 75 della Costituzione arrivando ad almeno un milione di adesioni. La legge Gasparri è stata definita una vergogna: Grillo ha invitato il suo pubblico a riflettere sulla situazione italiana affermando “Pensate se Obama da Presidente degli Stati Uniti fosse anche il proprietario della Fox, della Abc e di altre televisioni”. Grillo è tornato anche ad attaccare il sistema dell’ informazione nel suo complesso. Ha affermato “ i giornalisti sono dei camerieri, dei servi, dei servetti”. Gli attacchi più duri sono stati rivolti al direttore del Tg1, Gianni Riotta: dal palco di piazza San Carlo è stato infatti definito una sottospecie umana che non ha fatto nulla per una persona indipendente come Enzo Biagi. Anche per queste ragioni tra le proposte referendarie sono state inserite l’ abolizione dell’ Ordine dei Giornalisti e della legge sui finanziamenti all’ editoria. Rispondendo alla domanda su una eventuale non ammissibilità del referendum ( è bene ricordare che la legge 352/1970 che regola i referendum prevede che non può essere depositata richiesta di referendum nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l' elezione di almeno una delle Camere), uno degli organizzatori della manifestazione, Massimo Caroli, ha assicurato che i consulenti legali di Grillo hanno dato opportune garanzie sulla ammissibilità del referendum da parte della Corte di Cassazione e della Corte Costituzionale.
La legge Gasparri è in vigore dal 2004: non modificata durante la precedente Legislatura, la L. 112 è stata ritenuta incompatibile con l’ ordinamento comunitario e con i principi costituzionali sotto vari profili.

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