Michele Frangipane, dottore dei nomi

Inventore del “Giocabolario” unico in Europa- tre versioni, una in Braille per i non vedenti Creatore di neologismi: Ludogrammatica (giocare con i nomi) Epistemonemia(indaga sui nomi delle scienze) Psiconomastica (onomastica applicata alla psicologia)
E’ una persona che sprizza cultura da tutti i pori. Grande perspicuitas, seduce e incanta chi ha la fortuna di parlargli. Parliamo di Michele Francipane. Il sessantasettenne professore casertano-milanese, doppia laurea in tasca(Lettere e Pedagogia)- con studi approfonditi in matematica, filosofia e musica- dirigente scolastico in pensione- è una persona speciale- che esporta con successo-nell’intera penisola – la casertanità. Nativo di Caiazzo: una casa a Milano- nei pressi dello stadio San Siro, l’altra nei pressi del castello della sua amata Caiazzo- dove ritorna diverse volte nell’arco di un anno- Francipane è autore del Dizionario ragionato dei cognomi italiani-edito dalla Bur(Biblioteca Universale Rizzoli)- contenente oltre 25mila cognomi- presentato il 15 agosto scorso al Caffè della Versiliana. Ha pubblicato inoltre, Il Dizionario ragionato dei nomi(pubblicato sempre dalla Bur(contenente personaggi biblici, fantastici, mitologici, titoli d’opere d’arte letterarie e musicali, testate giornalistiche, trasmissioni radio-tv, frasi celebri, modi di dire plurilingue); Il Dizionario degli aneddoti(unico in Europa)- strumento utilissimo per chi lavora nei media – dalla carta stampata al web, dalle radio alle televisioni – perché consente d’arricchire, in modo colto e circostanziato, articoli, trasmissioni, interventi in dibattiti; “Ludogrammi”, presentato da Bruno Munari (Mursia), “Il somario: perle chicche e strafalcioni” (Rizzoli); “Lo specchio dei numeri” (Sonzogno) e “La Smorfia del terzo Millennio” (Fabbri). Per due decenni ha collaborato con la Mondatori, per le riviste della Disney, con il Sole 24Ore- rubrica Tempi e Passatempi, con Focus. I suoi giochi per grandi e piccini – noti in tutto lo stivale. Gioca con le parole. Le divide, le studia, le frammenta, le ricompone, le scansiona con il cervello- al pari di una Tac.  Suo il Giocabolario- che ha sedotto Dossena e Bartezzaghi. La soluzione per Il solitarie di Leibnitz- sempre sua. Creatore di neologismi. Ludogrammatica(giocare con i nomi)- Epistemonemia(indaga sui nomi delle scienze); Psiconomastica(onomastica applicata alla psicologia). In un momento particolare come questo- con il dibattito aperto sul doppio cognome non poteva mancare che lui- autentico esperto del settore.
“I nuovi cognomi porteranno solo tantissima confusione, e una serie di problemi- afferma Francipane- convinto che l’istituzione di nuovi cognomi attenterà alla serenità delle famiglie- ostacolando, inoltre, il lavoro della magistratura. “E’ una decisione difficile- che va studiata per anni-non siamo ancora pronti per una cosa del genere -occorre ancora mezzo secolo per riflettere, valutare, sperimentare- e poi prendere eventualmente la decisione”. Sua l’idea di far nascere a Caiazzo l’Accademia dei Ludogrammatici. “ Siamo nella fase costitutiva- sottolinea il fondatore, coordinatore e presidente onorario del costituendo sodalizio- “La vita è gioco, il gioco è vita- AdeL- è l’acronimo che abbiamo scelto per la nostra associazione o cooperativa culturale(senza scopi d lucro) -retta dal dottor Tommaso Sgueglia-caiatino come me(vice direttore sanitario Ospedale San Sebastiano di Caserta)- che si propone di diffondere il gioco, e non solo- in ogni sua forma fra persone da 0 a 100 anni. Tra le finalità: l’aggiornamento, la ricerca, la documentazione, l’organizzazione dei giochi, la sperimentazione e lo studio attinenti al gioco e ai giocattoli, alla loro storia e alla loro pratica, corsi di studio, seminari, convegni, laboratori ludici periodici e permanenti presso istituzioni pubbliche (scuole, biblioteche, carceri, Pro Loco…) e private (associazioni culturali e sportive, circoli o club…), mostre settoriali, concorsi…le più svariate iniziative e manifestazioni dirette a far conoscere, imparare e amare, sul piano teorico e pratico, il gioco sano (creativo, ricreativo, cognitivo, sociale, relazionale) nelle sue poliedriche forme dall’antichità ad oggi.  Idee targate Michele Francipane, casertano forza 10.
                                                                                   
L’epistemonimìa  di Michele Francipane
Dalla scienza dei nomi al nome delle scienze
Tu cerchi qualcosa e, per caso, ne trovi o scopri un’altra. La storia della scienza è ricca di tali felici ‘incidenti’ di percorso. In gergo si chiamano ‘serendipity’. L’esempio più illustre è quello del fisiologo Alexander Fleming: studiando l’azione della muffa scoprì fortuitamente la penicillina. “Si parva licet componere magnis” (se è lecito paragonare i piccoli ai grandi) anche la mia modesta esperienza personale ha della serendipità.
Da buon enigmista, coltivo l’ onomastica che ricerca e studia i ‘nomi propri’: da che lingua vengono, che cosa significano e che storia ci raccontano. Ero impegnato a comporre il “Dizionario ragionato dei cognomi italiani” per la Bur quando, ricercando l’origine di un cognome, Almirante, mi sono imbattuto  nel nome di una scienza a me prima ‘ignota’ (nessuno sa tutto). Così per caso ho scoperto  l’ almirologia.  Ambedue i termini hanno la stessa origine araba (amīr: capo, principe), lo stesso antico suffisso modificato (al bhar/ulma: acqua-mare) ma hanno assunto valore diverso. Almirante è stato promosso a rango di ‘ammiraglio’ (amīr-ulma: comandante delle acque [di flotta])  e almirologia sta per ‘studio delle acque salmastre’. Il suo nome fu coniato per individuare una branca interdisciplinare propria delle scienze naturali, gravitante nell’orbita di bio-chimica e geo-oceanografia.
L’elenco delle discipline scientifiche che costellano l’ onomastica stessa è lungo: la semiotica o  semiologia e la linguistica con i suoi rami (lessicografia, etimologia, fonetica, morfologia, semantica ecc.); branche con oggetti più vasti e generali come l’onomaturgia e l’onomasiologia, e branche con oggetti più specifici come l’antroponimia (studia i nomi propri  di persona), l’ agionimia  (santi), la fitonimia (fiori e piante), l’ oronimia (rilievi e valli), la zoonimia  (animali) eccetera.
In breve, l’incontro con l’almirologia ha impresso una svolta al corso delle mie ricerche, orientandolo su un progetto di Nominario unificato delle scienze dalla A come ‘achiurgia’ alla Z come ‘zoosemiotica’ e per farlo ho coniato un termine-ombrello: ‘epistemonimia’.
L’ epistemonimìa è quindi una neo-disciplina che ha lo scopo di indagare sui nomi (greco onyma-onoma) delle scienze (o ‘conoscenze’: greco epistḗmē).
La ricerca onomastica è complessa, ma in compenso è fascinoso e intrigante perlustrarne i sentieri. Alcune scienze portano nomi fra i più curiosi, strani e sorprendenti: sempre bello scoprirli in modo semplice e piacevole, come fosse un gioco. In due sensi: dalla disciplina risalire all’oggetto e dall’oggetto alla disciplina. Per esempio, quante e quali sono le scienze alimentari che studiano ognuna un suo specifico oggetto: alimentazione, nutrizione, dieta, grano, vino? Oppure: che significa e che cosa studia l’ achiurgia? E la sitologia, la tribologia?… Avventura nel paese delle scienze-meraviglia.

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