Grave atto di ingerenza

Il Coordinamento Regionale UGL DIFESA, in una nota trasmessa all’on. Ignazio LA RUSSA, MINISTRO DELLA DIFESA, alla Direzione Generale del Personale Civile, ai Coordinatori RSU dei Centri Documentale (ex Distretti Militari) di Napoli,Caserta e Salerno, nonché alla Segreteria Nazionale dell’UGL MINISTERI, ha condannato duramente il contenuto di una missiva a firma del Gen. B. Marco ROSSI che nella sua qualità di Comandante del COMANDO MILITARE ESERCITO CAMPANIA, ha emanato dei “DISPONGO” accompagnati da minacce di intervento disciplinare nei confronti del personale civile e militare se non si fossero attenuti a quanto da lui sottoscritto in materia di concessione di licenze e permessi richiesti per le vie brevi ed indirizzate agli ENTI amministrati dal CME CAMPANIA.
L’UGL DIFESA, nel rammentare che la fruizione di congedi e permessi è regolamentata da una precisa normativa non condizionabile da alcun “DISPONGO” e che tale normativa di fatto NON VIETA la richiesta per le vie telefoniche di fronte ad avvenimenti non preventivabili e quindi giustificata da esigenze improvvise, sottolinea che le motivazioni di tali esigenze ASSOLUTAMENTE NON DEVONO ESSERE DOCUMENTATE ad alcuno, nel rispetto della singola privacy, come al contrario richiesto dal Gen. B. Marco Rossi.
In particolare il preavviso di fruizione al Dirigente dei permessi lavorativi derivanti dall’applicazione dell’art. 33 della legge 104/92, non è formalmente disciplinata da alcuna normativa specifica, in quanto molto spesso tali permessi vengono fruiti per motivi di emergenza, la cui concessione non è assolutamente subordinata ad alcuna esigenza di servizio.   
L’UGL DIFESA, nel condannare tale gravo atto di ingerenza in una normativa che esula (fortunatamente)  dalla volontà stessa del Gen. Rossi, auspica un intervento deciso da parte del Ministero Della Difesa, affinché a livello periferico ognuno assolva, nel rispetto dei ruoli, esclusivamente compiti e mansioni di propria competenza.

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