No ad assenteismo si a secondo livello

Facendo seguito a quanto dichiarato dai vertici di Az Surgelati S.p.A. di San Marco Evangelista (Ce) azienda del settore agroalimentare del casertano, il segretario del settore agroalimentere della Ugl Caserta comunica quanto segue:
All'incontro del 29/05/2008 convocato presso confindustria Caserta avrebbero dovuto partecipare l'intera RSU della Az Surgelati S.p.A. e tutte le segreterie provinciali delle sigle sindacali presenti in azienda, ma, al nostro arrivo, i delegati di Confindustria Caserta ci comunicavano che Uil e CGIL avevano chiesto ed ottenuto un tavolo di trattativa separato dalla Ugl. Tale ideologico comportamento, irrispettoso della forza di maggioranza relativa della Az Surgelati, a nostro avviso spaccava irrimediabilmente il fronte dei lavoratori creando condizioni di miglior favore per i vertici aziendali. Siamo certi che un comportamento opposto sarebbe stato più utile e responsabile.
I vertici aziendali ci hanno illustrato e documentato come un tasso di assenteismo vicino al 15 % concentrato soprattutto nei turni più sfavorevoli, stesse minando le produzioni e come di pari passo gli investimenti operati stiano producendo in questa prima fase iniziale; cassa integrazione, perdite in bilancio e mancanza di liquidità nelle casse dell'azienda. Il Dott. Morano ci comunicava altresì che in mancanza di un accordo di secondo livello, la società aveva continuato ad erogare premi e benefit nel corso degli ultimi due anni, ma che, stando il tasso di assenteismo generale al di sopra del 4% non avrebbe continuato a farlo concludendo che un imminente consiglio di amministrazione straordinario avrebbe potuto, in virtù di queste motivazioni, decidere di disinvestire su Caserta.
La Ugl, conveniva sulla difficoltà aziendale a produrre in presenza di un così alto tasso di assenteismo e richiedeva la convocazione di un tavolo di trattativa agli inizi di Settembre atto a  generare un accordo contrattuale di secondo livello all'interno della Az Surgelati S.p.A., accordo che tenga conto dei parametri ritenuti sensibili dall'azienda, ma che sia gratificante per i lavoratori. Nel contempo comunicavamo alla azienda come tale atteggiamento fosse da considerarsi responsabile e rispettoso sia delle necessità aziendali che di quelle dei lavoratori, e perfettamente allineato alle tendenze che nell'attuale contesto politico nazionale risultano condivise dal governo, da tutti i sindacati e da Confindustria (produttività, meritocrazia, contrattazione di secondo livello).
Nel ribadire che la Ugl agisce in piena trasparenza , ci dichiariamo interessati a conoscere le motivazioni del perché negli ultimi due anni non sia stato convocato un tavolo di contrattazione per il secondo livello, così da poter individuare le responsabilità della attuale situazione. La Ugl ritiene che difendere l'alto assenteismo e convocare scioperi in maniera continuata non giovi all'immagine dei sindacati, ma che soprattutto possa fornire all'azienda degli alibi necessari a giustificare in un prossimo futuro eventuali esuberi o trasferimenti di produzione. Riteniamo che ai lavoratori vada raccontato tutto ciò che emerge dalle riunioni e non solo quello che serve a farli esasperare; continuiamo a ripetere che la prima cosa che difendiamo è l'esistenza stessa dei posti di lavoro. Citando un vecchio proverbio ribadiamo che "la confusione serve alla guerra".
Al fine di non generare un comportamento opposto a quello desiderato richiediamo però all'azienda di considerare il tasso di assenteismo del 4% in maniera individuale, così da continuare ad elargire, in mancanza di un accordo di secondo livello, premi e benefit ai lavoratori meritevoli, in caso contrario ci troveremo costretti a sottoporre tali problematiche  ad una assemblea da convocare in azienda.

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