Aiutiamo il Museo e la Biblioteca del Conservatorio di Napoli

orse non tutti sanno che all’ interno del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli è conservata una delle più ricche collezioni di strumenti musicali antichi e di opere d’ arte inerenti alla musica in genere. E sicuramente è ancor meno noto il cattivo stato di conservazione delle Opere ivi custodite. Nonostante le molteplici segnalazioni, continuano ad essere presenti all’ interno del Museo teche in legno infestate da tarli: il rischio segnalato dagli esperti è che tali insetti possano colpire gli strumenti più antichi ( e anche più preziosi) causando danni irreparabili.
Gli interventi necessari sono molteplici e devono essere realizzati in un brevissimo lasso di tempo, se non si vuole continuare a distruggere un patrimonio plurisecolare che ha già subito in tempi diversi trafugazioni e danneggiamenti: ad imporceli è il senso storico ed il culto della musica d’ arte. Ma qualora tali sentimenti non fossero dominanti  dovrebbe essere la logica economica ( che ormai investe tutti i settori –  compreso quello delle arti) ad imporre una maggiore attenzione per il patrimonio museale: dall’ apertura al pubblico e dall’ inserimento del Museo in un circuito anche turistico-culturale potrebbero derivare introiti per il Conservatorio da investire in vari campi.
Sarebbe auspicabile anche un allargamento dei locali dedicati alle esposizioni: come si può evincere dagli inventari, solo un parte del prezioso patrimonio è esposta al pubblico. Circa il 75% dei reperti è imballato e conservato in locali-deposito. Inoltre gli stessi locali già esistenti necessitano di un impianto di areazione che possa garantire una temperatura stabile per gli strumenti altamente sensibili alle variazioni termiche.
Ancora peggiori risultano essere le condizioni della Biblioteca: la mancanza di personale addetto ne limita notevolmente l’ attività di gestione interna e conseguentemente i servizi al pubblico. Nella Biblioteca sono conservati manoscritti e stampe di inestimabile valore. L’ incuria in cui versano i locali (basti ricordare che gli impianti di areazione non sono funzionanti)  mette in serio pericolo un patrimonio accumulato in secoli di storia. Anche in questo caso sono necessari interventi urgenti.
Quest’ anno cade l’ anniversario dei duecento anni dalla fondazione del Conservatorio: dovrebbe essere questo un momento di riflessione sulle origini e sul futuro di una delle Scuole di musica più importanti del nostro Paese.

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