Piromani al lavoro

Con l’arrivo dell’estate ritorna, puntualmente, la cattiva consuetudine degli incendi boschivi. Due sono le “correnti di pensiero”: c’è chi incolpa i soliti ed irriducibili piromani e chi afferma che le cause degli incendi siano il caldo eccessivo oppure l’autocombustione. Comunque sia, il problema richiede interventi decisi da parte di tutti coloro che sono preposti alla tutela dell’ambiente. Il primo incendio di questa estate 2008 si è verificato, nella tarda serata, sulla collina S. Croce al confine tra Bellona e Camigliano estendendosi fino ai monti di Giano Vetusto. Sul luogo sono accorsi molti volontari che si sono impegnati, fino allo spasimo, per domare le fiamme che stavano raggiungendo un uliveto a valle. A questo punto ci si chiede: che cosa proveranno i famigerati piromani ad incendiare e distruggere il verde delle montagne? Tutto ciò avviene per uno stupido divertimento o perché comandati da coloro che occupano le “alte sfere”? In prima linea nella lotta contro i nemici della natura dovrebbero esserci  i Comuni. Lo scorso anno, come risulta da una accurata inchiesta, gli incendi boschivi in tutta Italia furono 6428. Oltre sessantamila ettari di vegetazione furono ridotti in cenere!

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