Chiuse le olimpiadi di Pechino, ora tocca a Londra
Pechino – Le Olimpiadi sono finite e la Cina é un po' più vicina. O, almeno questo è quello che spera il paese più popoloso del mondo, la nuova potenza emergente sulla scena mondiale, il "gigante addormentato" dell' Asia che si è svegliato e pretende il suo posto nel mondo. Oggi la Cina ha celebrato con una cerimonia di chiusura grandiosa come tutti gli spettacoli diretti dal regista Zhang Yimou il successo della sua prima Olimpiade della storia. Una spaventosa raffica di fuochi d' artificio che hanno disegnato un cerchio sopra al Nido d' Uccello,il fantasmagorico nuovo stadio di Pechino, ha aperto la festa. Il cerchio – spiegano gli organizzatori – è nella tradizionale cultura cinese "un simbolo di armonia e rinnovamento" e in questo caso indica la buona riuscita dei Giochi Olimpici di Pechino, i più difficili dopo la botta e risposta di boicottaggi tra il blocco occidentale e quello orientale del 1980 e 1984.
Le Olimpiadi, lo spirito olimpico, non si fermano mai e ora si spostano verso Londra. Il sindaco della capitale di un Impero che fu in testa agli eserciti dei colonizzatori (e che ha mantenuto fino al 1997 una presenza diretta in territorio cinese, ad Hong Kong), Boris Johnson, ha ricevuto le consegne da quello di Pechino, Guo Jinlong. Ma sono state due stelle britanniche, il calciatore David Beckham ed il musicista Jimmy Page a prendere idealmente la fiaccola per conto della ex-capitale dell' Impero. Page è apparso per primo, suonando con una foga da ventenne Whole Lotta Love, uno dei suoi successi con la leggendaria "band" dei Led Zeppelin. Il calciatore lo ha raggiunto emergendo dal basso sul tetto trasformato in una sorta di bosco di un caratteristico autobus londinese, a due piani, sul quale era scritto "destinazione Londra 2012". La cerimonia è entrata nel vivo con l' ingresso dei rappresentanti dei volontari, le migliaia di giovani cinesi che sono stati il volto sorridente delle Olimpiadi, accompagnati ognuno da un bambino. Li aveva preceduti l' ingresso di due enormi tamburi volanti che avrebbero dovuto rappresentare tra l' altro l' "armonia" che regna tra le 56 etnie minoritarie che popolano il paese e i cinesi "Han", una pretesa forse un po' stonata se si ricordano le drammatiche vicende vissute negli ultimi mesi dal Tibet e nei giorni scorsi dai musulmani uighuri del Xinjiang.
Completavano la scena otto tamburi di forma diversa, 60 ruote illuminate (diametro oltre 2 metri) e 200 uomini volanti, che hanno ristabilito una continuità con la cerimonia di apertura, ricongiungendo nello spettacolo il passato, la tradizione, e il futuro della tecnologia spaziale. Poi arrivano gli atleti, anche loro accompagnati da bambini, che saltano e salutano, felici di partecipare alla celebrazione. Questa volta non è una sfilata come il giorno dell' apertura, lontano 16 giorni che sono sembrati allo stesso tempo durare un minuto ed un anno, ma una confusione di giovani, giovanissimi e meno giovani che urlano, ridono, ballano. Chiudono la serata canti di bambini, di star del cinema di Hong Kong, e le possenti voci di Placido Domingo e della cinese Song Zuying. Tutti applaudono, tutti ridono sotto alla Memory Tower, che rappresenta la fiamma dello spirito olimpico, in una carnevale che accomuna tutta l' umanità. Qui Pechino, a voi Londra.
ITALIA NONA NEL MEDAGLIERE
Cina 'chirurgica' nel medagliere. Aveva dichiarato l'obiettivo dei 100 podi e l'ha raggiunto giusto giusto con il primo posto negli ori, 51 contro i 36 degli Usa. I nordamericani mantengono la supremazia dei podi, 110 contro 100. Nella hit parade olimpica la Russia e' terza davanti a Gran Bretagna e Germania. L'Italia e' nona con 28 medaglie (8 d'oro, 10 d'argento e 10 di bronzo) davanti alla Francia (per la prima volta dopo 24 anni) che nel totale arriva a 40. Sono 87 le nazioni che hanno preso medaglia. La Spagna e' 14/a alle spalle della sorprendente Giamaica di Bolt.
L'ultimo successo italiano e' stato quello di oggi di Roberto Cammarelle nel pugilato, il primo quello di Rebellin il 9 agosto nel ciclismo.
PETRUCCI: NOI NEL G10 DELLO SPORT MONDIALE
''Non era facile rimanere tra i primi paesi nel mondo nello sport: e invece se nell'economia siamo quaranteseisimi su centoventisei, qui su duecentoquattro siamo noni: c'e' soddisfazione. Il nostro marchio evidentemente tira''. Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Petrucci nella conferenza stampa conclusiva della spedizione italiana alle Olimpiadi.
Il riferimento del presidente Petrucci quanto alla posizione dell'Italia nella classifica delle economie mondiali, e' al World Economic Forum di Davos. Una 'classifica' che prende in considerazione, fra gli altri, parametri legati alla competitivita', ai fondamentali macro e alla dotazione infrastrutturale di ogni nazione.
''Dovevano essere Olimpiadi difficili, e si sono dimostrate tali – ha detto Petrucci nella conferenza di fine spedizione – Ma erano ventiquattro anni che non superavamo la Francia'', nel medagliere olimpico. Il presidente del Coni ha inoltre sottolineato come ''la medaglia finale conquistata dal pugile Cammarelle abbia dato una gioia particolare''.
PUGILATO, ORO A CAMMARELLE
Roberto Cammarelle ha vinto la medaglia d'oro nel pugilato, categoria supermassimi +91 kg, battendo per KO tecnico, alla quarta ripresa, il cinese Zhang Zhilei.
Sul podio l'azzurro Cammarelle ha preceduto appunto il cinese Zhang Zhilei, argento, ma anche il britannico David Price e l'ucraino Vyacheslav Glazkov, che hanno entrambi conquistato la medaglia di bronzo. Cammarelle e' campione mondiale in carica della categoria ed era stato bronzo ad Atene nel 2004.
DELUSIONE VOLLEY E RITMICA, L'ADDIO DI BALDINI
Italvolley e azzurre della ginnastica ritmica fuori dal podio. Questi i verdetti che più bruciano, ma è dalle ragazze che arriva l'attacco più pesante: "Hanno distrutto il nostro sogno, eravamo qui per l'oro e invece non siamo neanche sul podio", dicono le ginnaste, prima in lacrime e poi infuriate per la giuria che ha alzato i voti di Russia e soprattutto Cina, vera outsider della specialità.
Il rush finale dei Giochi era iniziato con la maratona, vinta dal keniota Samuel Wanjiru, che ha visto Stefano Baldini finire in dodicesima posizione, Ruggero Pertile quindicesimo e Ottaviano Andriani ventitreesimo. Sconfitto dalla Germania 10-8, chiude poi la sua Olimpiade con un nono posto l'ormai ex Settebello di pallanuoto. Sotto un sole caldissimo fin dalle prime ore del mattino e in una Pechino dal traffico paralizzato, i maratoneti azzurri hanno complessivamente disputato una buona prova: a livello di squadra infatti, l'Italia è stata battuta solo dal Kenya.
"Questa era la mia ultima maratona – ha detto al termine della gara Baldini, oro ad Atene – Mi è sembrato giusto chiudere la mia carriera con un'Olimpiade. Ero venuto per fare molto meglio, ma sono stato condizionato da mille cose in questo periodo". Delusione, amarezza, protesta e lacrime invece dal risultato delle ragazze della ritmica (Elisa Blanchi, Fabrizia D'Ottavio, Marinella Falca, Daniela Masseroni, Elisa Santoni e Anzhelika Savrayuk), in una gara vinta dalle russe, seguite dalle cinesi e dalle bielorusse. Dopo il primo esercizio alle funi, in cui l'Italia aveva totalizzato 17.00 punti, lo staff azzurro aveva fatto ricorso giudicando eccessivamente penalizzante lo score, ma i giudici dopo aver rivisto il filmato hanno confermato il punteggio.
Nulla da eccepire invece nel 3-0 rifilato dalla Russia agli azzurri della pallavolo che non sono riusciti così a continuare la striscia olimpica di medaglie degli ultimi Giochi: pur non avendo mai vinto l'oro infatti, l'Italia nelle ultime 3 edizioni aveva conquistato 2 argenti e 1 bronzo.