Il Prof. Mesolella presenta un libro sul Casino borbonico e la Cappella reale di Calvi
Sarà presentato sabato 27 settembre, alle ore 18, nell’aula consiliare del comune di Sparanise, l’ultimo, interessante libro del nostro collaboratore prof. Paolo Mesolella, sul Demanio di Calvi, sul Casino borbonico e sulla Cappella Reale. Alla manifestazione, promossa dalla Presidenza del Consiglio Comunale, nell’ambito della rassegna “incontro con l’autore”, interverranno, il sindaco avv. Salvatore Piccolo, il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Fattore, il Direttore della sezione Tecnica della Soprintendenza BAPPSAE, arch. Giuseppina Torriero, l’ avv. Guido Zarone, già Sindaco di Teano, lo storico Giuseppe Carcaiso, l’on.le Massimo Grimaldi, l’editore Vincenzo Nigro ed il dott. Giacomo Zacchia, sindaco di Calvi Risorta.. Sarà una buona occasione per far conoscere ai caleni, un monumento così sfortunato come il Casino Reale borbonico di Calvi, costruito prima di Carditello, ma oggi abbandonato a se stesso, nonostante abbia ospitato tra le sue mura Carlo III, Ferdinando IV di Borbone, Francesco I, Leopoldo Principe di Salerno, Ferdinando II, il famoso Pittore di corte Philip Hackert, gli architetti Collecini, Carlo e Ferdinando Patturelli, la Regina Carolina e la Contessa Maria di Floridia. Qui, infatti, Ferdinando IV intraprese anche una discreta corrispondenza con quella che diventò dapprima sua amante e poi moglie morganatica. Calvi, allora, era una vera e propria Città Reale e da questo Casino e dall’annesso Demanio trovarono beneficio migliaia di persone. Il libro del prof. Mesolella ci dà la possibilità di scoprire notizie per certi versi sorprendenti: dall’origine centenaria del Demanio, all’anno di nascita del Casino, dalla presenza a Calvi dei Re borbonici, al passaggio per il Demanio del Barone Zona, del Duca Valentino e perfino dei briganti o dei garibaldini. Il testo, introdotto dal sindaco avv. Salvatore Piccolo e dal Presidente del C. C. Salvatore Fattore, presenta notizie attinte all’archivio di Stato, all’archivio della Reggia, al Museo Campano, alle biblioteche di Aversa e di Caserta, ma anche delibere comunali, contributi dei professori Eugenio Iannotta e Marco De Angelis e le testimonianze dell’abate Mattia Zona, del cardinale Giuseppe M. Capece Zurlo, dell’avv. Francesco Grande e del poeta Salvatore Di Giacomo. Non mancano poi documenti inediti come le censuazioni, i deliberati del Re Gioacchino Napoleone, le petizioni e le suppliche inviate dalle popolazioni di Calvi e Sparanise ai re savoia, Vittorio Emanuele e Umberto I.