Afghanistan: uccisi 5 bimbi e 2 tedeschi
KABUL – Cinque bambini e due soldati tedeschi sono rimasti uccisi nell'attentato suicida compiuto oggi contro una pattuglia di soldati della Nato a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan. Lo ha reso noto la Forza Nato in Afghanistan.
Il portavoce del ministero della difesa ha detto a Berlino che una pattuglia dell'esercito tedesco è stata attaccata verso le 12:30 ora tedesca (e italiana) all'esterno del campo della Bundeswehr a Kunduz. L'Isaf da parte sua ha detto che "un attentato con autobomba ha colpito una pattuglia di soldati dell'Isaf a Kunduz, dove è di stanza il contingente tedesco. Diversi fra essi sono stati uccisi e feriti", aggiungendo che "anche dei civili sono stati uccisi".
NEL SUD UCCISI 34 TALEBAN
Forze afghane e truppe a guida Nato hanno ucciso 34 insorti taleban in due giorni di combattimenti nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Ne ha dato notizia oggi il portavoce del governatore provinciale. Negli scontri, che hanno avuto luogo nei pressi di Lashkar Gah – il capoluogo della provincia di Helmand – sono rimasti inoltre feriti sette taleban, un poliziotto afghano e un soldato dell'esercito regolare afghano, ha aggiunto il portavoce Dawood Ahmadi.
UCCISA OPERATRICE UMANITARIA A KABUL
I Taleban hanno assassinato stamani a colpi di pistola nella capitale afghana Kabul una operatrice umanitaria britannica accusandola di proselitismo, spiegando nella loro rivendicazione che l'Ong per la quale lavorava, Serve Afghanistan, "predica il cristianesimo in Afghanistan". L'Ong internazionale Serve Afghanistan, che è di ispirazione cristiana, ha base in Gran Bretagna ed è specializzata nell'aiuto ai malati, ha confermato la morte di una sua operatrice, senza però fornire altri dettagli. Secondo un portavoce del ministero dell'interno afghano, "alle 07:00 di questa mattina (le 04:30 italiane) due uomini armati che viaggiavano su una moto hanno ucciso una donna occidentale che lavorava per un'organizzazione non governativa nel terzo distretto (ovest) di Kabul.
Gli assassini sono quindi fuggiti ed è stata lanciata un'operazione per rintracciarli… non abbiamo idea di quale sia il movente di questo assassinio", ha aggiunto il portavoce, Zalmay Bashary. La polizia ha quindi detto che la vittima proveniva dal Sudafrica, prima che l'ambasciata del Regno Unito a Kabul facesse sapere che si trattava di una cittadina britannica, identificata come Gayle Williams, anche se è possibile che avesse doppio passaporto. Anche se a Kabul sono rari, negli ultimi mesi sono aumentati in Afghanistan gli attentati dei Taleban contro i cooperanti umanitari stranieri, e non solo nel sud, dove i Taleban sono più forti.
Secondo un rapporto dell'ufficio afghano per la sicurezza delle Ong (Anso), nel 2008 sono stati uccisi finora 28 operatori umanitari, cinque dei quali stranieri, e 27 sono stati rapiti. Lo scorso 13 agosto tre donne straniere – una canadese, una britannico-canadese e una statunitense – e il loro autista afghano sono stati assassinati in un'imboscata a una ventina di chilometri da Kabul. Nel 2008, rileva il rapporto dell'Anso, ci sono stati ben 146 episodi di violenza contro le organizzazioni non governative da parte di ribelli o di criminali comuni. Nel 2007 erano stati 135. Nel 2005 toccò alla cooperante italiana Clementina cantoni, volontaria per Care International, rapita il 13 maggio in pieno centro a Kabul e rilasciata 24 giorni dopo.