Agitazione Jacta, fumata nera in Prefettura
Si è svolta ieri mattina presso la Prefettura di Caserta, la riunione convocata dal Prefetto con i sindaci dei Comuni di San Nicola La Strada, Maddaloni ed i rappresentanti della Jacta al fine di trovare un’intesa che potesse scongiurare lo stato di agitazione indetto dagli operatori ecologici che da lunedì sono in sciopero perché non ricevuto lo stipendio del mese di ottobre. Alla riunione hanno partecipato il Prefetto Provolo, Michele Farina, sindaco di Maddaloni, il consigliere dell’Unione Calatia, Giuseppe Russo, in rappresentanza del sindaco di San Nicola La Strada, e il dottor Michele Giusti, vice presidente della Jacorossi. Nel corso dell’incontro nessuno delle parti ha fatto il classico passo indietro: la Jacorossi ha mantenuto fermo il punto che la vede creditrice di circa 2.600.000 euro nei confronti dell’Unione Calatia; quest’ultima contesta alla Jacta – l’azienda della Jacorossi vincitrice del concorso multimilionario (sette milioni di euro l’anno) con Calatia. In mezzo alle due contendenti ci sono i dipendenti (che potrebbero perdere il lavoro e ritrovarsi in mezzo ad una strada) ed i cittadini di San Nicola La Strada e Maddaloni che potrebbero essere costretti a versare altri danari per un servizio che, sinora, ha avuto più ombre che luci. Alla fine, grazie alla sapiente regia del Prefetto Provolo, si è trovato un compromesso. Le due parti in causa (Calatia e Jacorossi) si incontreranno all’inizio della prossima settimana e cercheranno, fra il dare e l’avere, di trovare un accordo bonario che possa soddisfare sia la Jacorossi, che non vuole rinunciare all’appalto (con un contenzioso dai molti aspetti tragico) e Calatia che non vuole sborsare tutti i 2.600.000 euro perché ritiene che la Jacta è stata inadempiente. Insomma, prima di mercoledì, data in cui le parti dovranno rivedersi in Prefettura per mettere nero su bianco, dovranno trovare un compromesso che possa salvare “capre e cavoli”. Speriamo bene. Nel frattempo, questa mattina gli operatori ecologici, pur non percependo le dovute spettanze, hanno deciso di riprendere il lavoro dando una dimostrazione di grande senso di responsabilità che si augurano possa preludere al pagamento delle spettanze di ottobre ed al prosieguo del lavoro per gli anni a venire. Il tutto è, ovviamente, nelle mani del sindaco di Maddaloni che è il principale debitore nei confronti della Jacta, sperando che, una volta sottoscritto l’accordo, possa rispettarlo.