Rifiuti, Caiazza, differenziata e inceneritori vanno a braccetto

“Termovalorizzazione e raccolta differenziata avanzata devono procedere di pari passo, se si vuole uscire dall'emergenza rifiuti: nessuna delle due opzioni può prescindere dall'altra”. È quanto ha ribadito Luciano Caiazza, presidente interregionale dell’associazione ambientalista “Casa Nostra” tornando sulla problematica relativa all’emergenza rifiuti in provincia di Caserta. “Lo smaltimento” – secondo Caiazza, referente, fra l’altro, anche di Astrambiente – “deve assolvere due grandi compiti: facilitare i processi di riciclaggio fornendo le informazioni necessarie ai responsabili della progettazione di beni e sistemi; trasformare i rifiuti non riciclabili in residui immobili di lungo periodo, trasferibili in maniera sicura in un sito ultimo di stoccaggio, ad esempio attraverso l'incenerimento o l'interramento di residui stabilizzati del processo di incenerimento”. A Vienna esistono ben quattro termovalorizzatori, che insieme smaltiscono una quantità annua di rifiuti ben superiore a quella prevista per l'impianto attualmente in costruzione ad Acerra. Quest’ultimo risulta tre volte superiore a quelli in funzione a Vienna sotto l’aspetto tecnologico e della sicurezza per la salute dei cittadini, cioè producono pochissimi gas non pericolosi. Fra l’altro, in una intervista rilasciata alle reti RAI, il docente austriaco Brummer ha detto di ritenere che il volume di attività previsto per Acerra sia compreso ampiamente nei margini di sicurezza per l'ambiente e il territorio. “Solo praticando la raccolta differenziata e costruendo i termovalorizzatori” – ha concluso Caiazza – “la provincia di Caserta e la Campania, in generale, potrà rendersi autonoma ed autosufficiente in materia di rifiuti, ma i tempi stringono e bisogna fare presto”.

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