Antonella Ricciardi intervista Paolo Del Prete
Nel dialogo che segue, il musicista Paolo Del Prete spazia dalle novità propriamente musicali della propria attività (in particolare, con la produzione del nuovo video della sua band, XenophiA), alla sua attività di contrasto al satanismo, passando per la critica ad una società nella quale è aumentata l'aggressività violenta, verbale e fisica, agli importanti valori positivi legati, per l'artista, ad una crescita spirituale che superi i limiti dell'attuale bipolarismo politico. Altro fattore culturale tra i più importanti e positivi, inoltre, è, per Paolo Del Prete, la valorizzazione delle radici greco-romano-cristiane dell'Europa.
1) Nel corso del 2008, consolidando un tuo storico impegno in materia, hai tenuto un ciclo di conferenze per mettere in guardia dal pericolo dell'infiltrazione del satanismo nel mondo dello spettacolo e per cercare di promuovere un rock libero da questo fenomeno. Puoi spiegare che natura ed estensione abbia questa realtà?
Purtroppo ormai il satanismo con alcuni dei suoi derivati si è infiltrato un po' dappertutto. A prescindere dal fatto che alcuni "mali" di questa nostra sempre più grigia società, dal consumismo selvaggio al materialismo diffuso passando per la demenzialità di molti programmi televisivi, per non parlare della pornografia ormai diffusissima ad ogni livello, dell'imperante aggressività sia di tipo verbale che psicologico e fisico e conseguente decadenza di valori sia morali che etici, sono comunque dei surrogati imposti e diffusi da adepti più o meno consapevoli, per ciò che riguarda il satanismo propriamente detto si è abituati a relegarlo nell'ambito della musica Rock e degli pseudo adepti del diavolo alla "bestie di satana". Invece questi non sono che l'ultima ruota del carro, pur avendo comunque delle enormi responsabilità. Purtroppo invece i veri satanisti, quelli che diffondono il male in tutte le sue forme ed in maniera subdola non solo si nascondono dietro maschere di rispettabilità e ruoli sociali più che integrati, ma non corrono davvero il rischio di finire in galera…..
2) In che modo consideri che siano andate queste conferenze?
Ottimamente, innanzitutto perchè il pubblico partecipante era di un certo livello intellettuale, visto l'argomento. Tra questi erano presenti anche alcune persone che si sono dichiarate simpatizzanti di un certo filone satanista e che sono rimaste molto colpite non solo da come alcuni grossolani errori e luoghi comuni riguardanti il legame tra satanismo, rock e discoteche siano stati sfatati, ma soprattutto dalla posizione in cui un certo ambito Teologico si pone nella lotta al satanismo, una lotta basata sulla giustizia, sul coraggio e sull'azione ben diversa da certe superficiali e demagogiche posizioni più o meno ufficiali. D'altra parte ho constatato che molti satanisti, ammettendo l'esistenza del diavolo, riconoscono implicitamente anche quella di Dio, mentre spesso alcuni "credenti della domenica" mostrano nei fatti numerosi dubbi e perplessità a riguardo. Ma i seguaci della bestia interpretano comunque il messaggio biblico nel modo più erroneo e sbagliato possibile. Purtroppo….
3) Hai in programma nuove iniziative sull'argomento, almeno prossimamente?
A parte la stesura di vari articoli più particolareggiati sui diversi aspetti contestuali, molti dei quali sono stati già pubblicati da diversi giornali e sono presenti anche sul web, sono previste altre conferenze e soprattutto degli agili manualetti il cui scopo è chiarire alcuni aspetti del fenomeno e divulgare vari consigli sul come contrastarlo soprattutto (ma non solo) a livello giovanile.
4) Pochi mesi fa sono stati pubblicati due libri del sacerdote Marcello Stanzione, tra le altre cose presidente della Milizia di S. Michele Arcangelo, a proposito del rapporto tra il cattolicesimo ed alcune forme politico-ideologiche ad esso ostili; in questi volumi, tu hai scritto delle appendici riguardanti tali contesti, in riferimento pure al modo giovanile e musicale: puoi indicare almeno alcuni passaggi importanti di tali tuoi interventi?
Don Marcello Stanzione è un nome molto autorevole nell'ambito della moderna letteratura Cattolica, in particolare nel settore dell'Angelologia. Collaborare con lui è stato per me un momento di grande gratificazione personale e professionale. I libri in questione saranno distribuiti a livello nazionale nei prossimi mesi. Uno di questi ("Il satanismo: un fenomeno inquietante della post modernità") tratta del fenomeno in tutte le sue varie forme e sfaccettature. Don Marcello mi ha chiesto di curare la sezione che riguarda i diversi legami esistenti tra satanismo e mondo giovanile, con particolare riguardo per la musica sia Rock che Dance, nonchè i luoghi di aggregazione giovanile (discoteche ecc.). Il tutto senza cadere in falsi pregiudizi e stupidi luoghi comuni, ma solo descrivendo la nitida realtà dei fatti, allo scopo, appunto, di contrastare il fenomeno nel modo più efficace. L'altro ("Ismi contro la Fede") tratta delle varie ideologie, da quelle classiche a quelle più recenti, il cui scopo era ed è, al di là delle apparenze e della falsa demagogia, quello di demolire il pensiero Cristiano, ed in particolare la Chiesa Cattolica. La parte che Don Marcello mi ha affidato è quella che riguarda mode, musicali e non, che si sono sviluppate in questo senso dagli anni '50 in poi, prendendo come punto di riferimento i vari generi musicali, dagli Spirituals ed il Gospel al Blues, passando per il Beat e la Disco Music fino alla Techno, l'House, il Rap ed il Death Metal, che hanno accompagnato intere generazioni di giovani fino ai nostri giorni.
5) Con XenophiA, la tua band musicale, hai da poco lavorato ad un nuovo video, secondo la vostra tradizione ricco di effetti speciali e di immagini coloratissime: puoi svelarne qualche dettaglio in più?
In effetti "XenophiA Ambient", è questo il titolo del video di cui parli, è particolarmente denso di contenuti ed effetti, sulla scia dei precedenti video targati XenophiA. Come dicevo prima, a nostro avviso il mondo e la società in generale tendono sempre di più al "grigio", e non solo per ciò che riguarda la spersonalizzazione, l'umore e le prospettive future individuali, ma anche in senso concreto, sia architettonicamente che allegoricamente parlando. Con i nostri video, così come con tutto ciò che riguarda il lato visivo di XenophiA, cerchiamo di bilanciare questa situazione facendo uso di effetti psichedelici conditi da colori vivi e sgargianti, nonchè di immagini fiabesche, cercando di portare i nostri ascoltatori in una dimensione fuori dal tempo e densa di magia. C'è da specificare che chi cura il lato dell'immagine di XenophiA e tutto ciò che riguarda il lato visivo della Band è Maria Giovanna De Santis, che oltre ad essere la cantante/batterista della Band e coautrice dei brani (e mia partner nella vita da 15 anni!) è anche un'ottima disegnatrice/pittrice/grafica, esperta di arti figurative e manuali dallo stile personalissimo e dall' anima profondamente spirituale ed artistica; bisogna ringraziare innanzitutto lei se il nostro messaggio viene recepito così facilmente da sempre più persone.
6) I vostri nuovi brani, pur rimanendo nel solco della vostra tradizione, incentrata sulla Electro Dance e sul Rap Rock, hanno un taglio più duro e politicamente orientato: ti va di spiegare i motivi di queste scelte?
Grazie a Dio siamo riusciti a mantenere una totale libertà ed indipendenza dal sistema discografico, pur continuando a svolgere professionalmente il nostro ruolo di musicisti/compositori. Anche nei numerosi casi in cui decidiamo di portare avanti un progetto in collaborazione con produttori, finanziatori ed etichette discografiche, la nostra prima ed imprescindibile condizione è quella di pretendere assoluta libertà, autonomia ed indipendenza per ciò che riguarda i nostri ruoli, dai contenuti alle parti tecniche, compositive e strumentali fino alle grafiche ecc. Quando troviamo persone che ce lo permettono si lavora bene, altrimenti preferiamo fare da soli. Va da sè che arrivati a questo punto non ci accontentiamo più di fare musica fine a se stessa, ma la trasformiamo anzi in un efficace mezzo di diffusione del nostro messaggio, ormai esplicito ed in piena simbiosi con il nostro stile: originalità e piena libertà, nella più totale indifferenza nei confronti di ogni moda e tendenza discografica, per ciò che riguarda il lato compositivo e musicale, mentre in relazione ai contenuti abbiamo accentuato il lato politico-spirituale dei nostri testi. Il nostro scopo è infatti quello di dare un nostro maggiore contributo a favore dell'impulso verso l'elevazione spirituale e la consapevolezza intellettuale dell'individuo, in modo che il costante miglioramento personale possa pian piano condurre automaticamente al progresso sociale e comunitario per far sì che ciò possa poi sfociare anche nel campo della politica con la fisiologica formazione di una vera alternativa all'attuale sistema bipolare, che a nostro avviso non è altro che la stessa medaglia con due lati falsamente diversi, e che possa poi estendersi a livello europeo con un modus vivendi ed operandi che sia veramente degno delle radici greco-romano-cristiane ( e non giudaico-cristiane o, peggio ancora, laiche come erroneamente qualcuno pretenderebbe) del nostro continente. Valori come la fede, la giustizia, il rispetto, la dignità, l'identità e la realizzazione interiore sono alla base del nostro pensiero, chiaramente in piena e totale contrapposizione con il caos, l'alienazione, l'arrivismo materialistico, il culto della vuota esteriorità, dell'ignoranza, dell'aggressiva maleducazione e dell'egoismo grossolano predicato dall'attuale sistema che ha reso schiave, depresse e, tutto sommato, disperate le masse. Chiaramente, portiamo avanti il nostro progetto senza preoccuparci minimamente di eventuali conseguenze commercialmente (ma non solo) negative che ne potrebbero scaturire. D'altra parte sarebbe facile vendere molto di più, magari inserendo tematiche di tipo erotico-pornografico o demenziali oppure stupidi ritornelli alla "Chihuahua", facilmente assimilabili da parte delle masse. Ma non sono i soldi che ci interessano, abbiamo aspirazioni più elevate. Anche questo è lo "stile XenophiA"!
Antonella Ricciardi (intervista del 30 dicembre 2008)