Sorriso in corsia con il clown dottore
Il ministro per le Pari Opportunità promuove interventi destinati a bambini che vivono la difficile situazione dell'ospedalizzazione. Con un bando pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 dicembre vengono stanziati 2.000.000 di euro per finanziare progetti di clown terapia, cioè l'applicazione di tecniche – derivate dal circo e dal teatro di strada – in contesti di disagio sociale o fisico (ospedali, case di riposo, orfanotrofi, centri di accoglienza ecc.), al fine di stimolare la parte sana della persona, ironizzando sulle pratiche mediche, sdrammatizzando gli stati angoscia che possono assalire il malato, chi lo assiste e chi lo cura. Usando la "clowneria" il clown dottore opera un cambiamento terapeutico, si serve del gioco comico o poetico come metafora terapeutica per far scaturire l'energia vitale del ridere come emozione-sfondo e stato alterato di coscienza, rivolgendosi non solo ai degenti, ma all'intera comunità ospitata dalla struttura (parenti, personale sanitario, volontari ecc.), elaborando le migliori strategie di comunicazione ed interazione, attraverso un ascolto attivo ed attento dei contesti e delle situazioni in cui opera. La degenza ospedaliera, infatti, è sempre un momento traumatico per il bambino, che affronta un'esperienza di vita in grado di influenzare il suo normale sviluppo. La separazione dai genitori e l'ingresso in un nuovo ambiente possono determinare in lui insicurezza, confusione, disorientamento e diversità rispetto ai bambini non malati. Considerando che il diritto al miglior trattamento e alle migliori cure possibili è un diritto fondamentale specialmente per i minori, il Dipartimento per le pari opportunità intende, quindi, promuovere e sostenere azioni finalizzate ad un miglioramento complessivo dell'assistenza ospedaliera.