Muore di infarto dopo essere stata rapinata

Una disabile, che avrebbe compiuto 50 anni il prossimo 25 gennaio, è morta di infarto in seguito allo spavento causatole da una rapina. Il fatto  è avvenuto in via Milano a Casandrino, uno dei comuni più a rischio della provincia di Napoli. Felicia Castaniere era appena uscita dall’ ufficio postale in cui si recava ogni mese per ritirare la pensione: avvistata dai malviventi è stata seguita. La disabile si è accorta di essere seguita e ha cercato riparo in un portone di via Falcone. I banditi l’ hanno raggiunta e rapinata, aggredendola fisicamente. La donna è morta all’ istante per un arresto cardiocircolatorio provocato dallo spavento. La donna era affetta da una grave insufficienza dell’ apparato respiratorio. La disabilità di Felicia la costringeva a vivere su una sedia a rotelle. I soccorsi, giunti sul luogo insieme con le forze dell’ ordine, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Fiorella era impegnata in maniera attiva nel campo della tutela dei diritti dei disabili. Prestava la sua attività di consulenza nell’ ambito di una Associazione: in particolar modo seguiva le pratiche burocratiche di altre persone affette da forme di disabilità. Tutti, parenti ed amici più vicini alla famiglia, la ricordano con grande affetto per la dedizione nella sua attività di volontariato. In queste ore molti concittadini della vittima si sono recati presso la abitazione della famiglia per rendere un ultimo saluto a Felicia. La donna viveva con l’ anziano padre ed una sorella.
La famiglia chiede che gli organi inquirenti trovino al più presto i soggetti responsabili di questa morte innocente.
Il primo cittadino di Casandrino, Antimo Silvestre, ha colto l’ occasione per rivolgere un appello al Governo al fine di ottenere maggiori controlli nella zona da parte della Polizia e dei Carabinieri. Il sindaco della vicina cittadina di Grumo Nevano, Fiorella Bilancio, ha espresso il proprio cordoglio: “Sono episodi, questi, che non dovrebbero mai accadere e che ci fanno riflettere sul degrado in cui versa il nostro territorio”.

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