L’Italia è ancora immune dal virus dell’antisemitismo?
Se l’Algeria difende ancora il “fratello”Zidane attaccando il nostro Materazzi, la stampa accusa l’Italia di razzismo e xenofobia. Sono aumentate proprio in questi giorni le polemiche che vogliono gli italiani antisemiti, non si parla solo di un’indagine dell’Eurispes che nella nostra popolazione ha individuato un terzo legato all’antico stereotipo degli ebrei che ”controllano il mondo economico e finanziario”. Colpisce, a pochi giorni dal “Giorno della Memoria” quest’aria, certo non trascurabile, negazionista e revisionista di coloro che negano la Shoah .
Poiché il negazionismo sulla Shoah non è un’opinione personale ,la carta d’identità di una congrega minoritaria di lunatici che giocano alla frequentazione provocatoria del Male.
Il negazionismo è diventato una macchina simbolica e ideologica che contestando lo sterminio degli ebrei di ieri, mette in discussione il diritto alla sopravvivenza degli ebrei di oggi, volendo cancellare l’immane debito del passato. E’ in questa assurda polemica che si apprende che un negazionista lefebvriano, di nome Richard Willianson, possa diventare, per effetto della revoca della scomunica ai seguaci di Marcel Lefebvre decisa ad Benedetto XVI, un “vescovo della Chiesa Cattolica.
E’ ora che il Papa dia un messaggio di forte solidarietà agli ebrei, non accogliendo le pecorelle lefebviane e lasciandole nello smarrimento negazionista.