Equipe medica salva la vita ad ufficiale della Garibaldi

Il Tenente Colonnello dell’Esercito in servizio presso il comprensorio militare di Persano, unità incardinata nella Brigata Garibaldi, Domenico Ruoto di 58 anni, originario di Frattamaggiore in provincia di Napoli, ma residente ad Eboli, lo scorso 16 gennaio rimase gravemente ferito dopo essere rimasto colpito da un colpo di fucile da caccia partito accidentalmente dall’arma del suo compagno di caccia. Trasportato urgentemente presso gli ospedali riuniti San Giovanni di Dio e Rungi d’Aragona di Salerno, l’equipe medica del dottor Alfonso Lo Pardo che lo prese in cura gli ha letteralmente salvato la vita. “Desidero rivolgere il mio più vivo ringraziamento al dott. Alfonso Lo Pardo ed alla sua “equipe” – ha affermato il Tenente Colonnello Ruoto ripresosi dopo il grave incidente – “che, a seguito di un delicatissimo intervento mi ha salvato la vita, nonché al dott. Mandia per la preziosa e costante attenzione avuta nei miei confronti”. Il Dipartimento di chirurgia toracica presso gli Ospedali riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dell’Asl di Salerno è operante da pochi mesi. Splendidamente diretto dal dott. Alfonso Leopardo che ne è il suo responsabile ha già al suo attivo, numerosi interventi delicati che hanno raggiunto ottimi risultati, ponendo la struttura ad altissimo livello di specializzazione. Un vero è proprio fiore all’occhiello per gli Ospedali riuniti S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona è la recente apertura del citato Dipartimento che è risultata una scelta sicuramente vincente del suo Direttore Generale il Dr. Attilio Bianchi che da lustro alla sanità salernitana e nazionale. “Al riguardo” – ha concluso l’alto ufficiale – “mi preme evidenziare che, se non ci fosse stato questo importante Dipartimento a Salerno, avrei dovuto raggiungere Napoli e sinceramente, non credo che l’esito sarebbe stato lo stesso, in quanto le gravi condizioni in cui versavo, non mi avrebbero consentito di giungervi in vita. Concludo nel dire che spesso sentiamo paralare di cattiva sanità; la mia ultima drammatica esperienza, invece, rafforza e valorizza una realtà ospedaliere che merita il plauso e la risonanza nazionale”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post