Violenza sessuale, Caiazza chiede maggiori controlli nei supermarket per l’alcol ai minori

Luciano Caiazza, segretario nazionale Cisas Anas, ha deciso di presentare un esposto ai Nas di Caserta, affinché si effettuino controlli a tappeto nelle discoteche, nella grande e piccola distribuzione alimentare ed in tutti i locali autorizzati a somministrare bevande, per accertare il rispetto dei limiti imposti dalla legge, punendo severamente chi vende alcolici ai minori o fuori dagli orari stabiliti. “Le notizie che quotidianamente apprendiamo e che ci parlano di giovani che violentano e stuprano, che investono persone con l’auto, il tutto sotto l’effetto dell’alcol, ci pone l’obbligo di fare qualcosa sia come genitori che come semplici cittadini”. È quanto ha affermato Luciano Caiazza che già in passato aveva sottolineato come i controlli verso la grande distribuzione non fosse molto attenta. Riferendosi alla vicenda della violenza sessuale denunciata a Trento da una ragazza di 14 anni e che risulta avvenuta mentre sia lei che i presunti colpevoli avevano abusato di alcolici, hanno scosso l’esponente sindacale. “Le ultime statistiche” – secondo quanto afferma Caiazza – “dicono che 740mila minori italiani tra gli 11 e i 17 anni manifestano consumi di alcolici a rischio, e un ragazzo su cinque al di sotto dei 15 anni abusa di alcol. Ciò avviene” – spiega – “perché nessuno vigila sulla vendita e la somministrazione di alcolici ai minori. Esistono infatti leggi nazionali e provinciali molto severe in materia, ma che nessuno rispetta, mancando del tutto i controlli. Si pensi alle discoteche: la legge impone di bloccare alle 2 la vendita di alcolici, ma i locali non sembrano rispettare rigorosamente questa disposizione. Al supermercato poi, chi ha visto mai una cassiera chiedere l'età a un minore che compra una bottiglia di vino o di rum? Sarebbe opportuno che l’assessorato comunale competente obbligasse tutti gli esercenti ad esporre sia all’entrata che all’interno dei locali, in prossimità del banco del vino e degli alcolici, un cartello che ricorda che “E’ vietata la vendita di liquori ai minorenni”. Sarebbe già un primo passo per ricordare ai giovanissimi che non possono comprare alcolici perché i danni per l'organismo causati dall'assunzione di alcol sono devastanti”.

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