Il PD punta l’indice sul “timoniere” che non c’è

“Il timoniere non c’è mai stato”. Con questa laconica affermazione, il Partito Democratico di San Nicola La Strada risponde al consigliere comunale di FI, Pasquale Delli Paoli che in precedenza aveva tessuto le lodi del sindaco Angelo Antonio Pascariello affermando che il comune era retto da un validissimo “timoniere” e sottolineando quanto di buono aveva fatto sinora. “Per quanto riguarda l’elenco delle cose fatte” – fanno sapere dal PD – “Delli Paoli non presenta la classica lista del salumiere. Elenca la piscina comunale, il cui progetto è stato presentato già tre volte ed i cui lavori, a distanza di anni (la prima presentazione del plastico risale addirittura al 2004) non si vedono. Poi parla della scuola media nel comparto Appia Nord che sta per essere realizzata da un consorzio di imprenditori e, incredibile, il Mulino Palomba, emblema del fallimento programmatico del primo cittadino, che continua a cadere a pezzi, laddove, sia nel 2001 che nel 2006 era stata assicurata da Pascariello una quantomeno ambiziosa ristrutturazione. Poi il recupero del complesso Santa Maria delle Grazie effettuato completamente dall’allora sindaco Tiscione, con gara indetta dall’amministrazione Nigro. Ma nella foga di attaccare” – sottolineano dalla sede del PD in via Bronzetti – “Delli Paoli attacca anche se stesso. Parla, infatti, delle due legislature del centrosinistra, ovviamente criticandone l’operato. Una guidata da Nigro, l’altra da Tiscione. Ebbene, di Tiscione, lo stesso Delli Paoli ne dipinse ogni lode possibile ed immaginabile nel corso del discorso conclusivo alla vigilia del ballottaggio che lo vedeva contrapposto proprio a Pascariello. Per quanto riguarda Nigro, poi, Delli Paoli faceva parte di quella maggioranza con tanto di assessore indicato da lui a rappresentarlo in giunta. Delli Paoli parla anche del volto della città che è cambiato, ma San Nicola presenta strade dissestate al limite della impraticabilità, che paga interessi sui debiti contratti per circa 650mila euro all’anno, che presenta rifacimenti delle piazze “non immuni da critiche”. È una città” – concludono – “con palazzi che sorgono ovunque, con la rete stradale insufficiente, senza verde pubblico primario e senza servizi; con una raccolta differenziata ridicola, con una TIA fra le più alte, con una piscina che costerà un altro mutuo per circa sette miliardi delle vecchie lire e non adatta nemmeno alle gare agonistiche perché di soli 25 metri”.

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