Nuove modalità di truffa ai danni degli anziani

Escalation delle truffe agli anziani attuate anche attraverso nuove modalità sono segnalate da più parti. “Occorre una campagna informativa governativa che istruisca gli anziani su questi nuovi e vecchi pericoli”. È quanto afferma D’Agata dell’Italia dei Valori. È difficile quantificare un fenomeno criminale che spesso non è oggetto di denuncia, ma che a sentir dire degli addetti delle Forze di Polizia, ed esaminando i casi formalmente segnalati, è in preoccupante aumento: le truffe agli anziani. Un pò per reticenza, un pò per paura di essere derisi, infatti, molto spesso gli anziani frodati, in una buona parte dei casi, specie se soli, preferiscono non denunciare il tentativo o l’avvenuta truffa. E sbagliano perché se le truffe non vengono denunziate le Forze dell’Ordine non possono indagare e smascherare i criminali. Alcuni cittadini, di recente, hanno segnalato tentativi di truffe ad anziani parenti, attraverso modalità poco conosciute in precedenza.  In particolare, secondo la denuncia (non presentata all’Autorità Giudiziaria), alcuni sedicenti appartenenti ad associazioni di volontariato chiedevano attraverso il telefono, “un’offerta per alcuni bambini sofferenti di gravi patologie”, e si dichiaravano disponibili alla raccolta delle offerte presso il domicilio del malcapitato anziano. Approfittando dell’ingenuità della persona all’altro capo del telefono, il “sedicente volontario” ne carpiva con l’inganno l’indirizzo e poco dopo si recava presso l’abitazione di questi, insistendo con frequenza al citofono e reiterando la richiesta di entrare a casa per ritirare l’offerta promessa. Solo la diffidenza dell’anziano, in questo caso, sventava il potenziale pericolo. Ebbene, questo è uno dei numerosi episodi non denunciati alle Forze dell’Ordine, che ci fanno comprendere come il fenomeno possa essere in preoccupante escalation, anche in conseguenza della sottovalutazione della reale consistenza.

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