Il maresciallo Serio nella task Force “Ippocrate” in Ciad

Ciad, un piccolo stato africano che la maggiora parte dei nostri giovani, se glielo chiedete, non sanno neppure dove si trova. Eppure, in questa sperduta landa africana si combatte e si muore di fame. Qui, dove un aiuto umanitario fa la differenza fra la vita e la morte, opera da diversi mesi il Maresciallo ordinario dell’Esercito Italiano Giampiero Serio di Calvi Risorta. Sposato con la signora Anna Maria De Biasio e padre del piccolo Armando, il maresciallo Serio al suo rientro a Calvi potrà raccontare al suo piccolo Armando come è stato fortunato a nascere e crescere in Italia, mentre i bambini della sua età in Ciad difficilmente supereranno l’età della giovinezza Ad Abechè, quarta città del Ciad, opera la Task Force “Ippocrate”, composta da 100 militari italiani agli ordini del Colonnello Guido Bertini della Brigata “Pozzuolo del Friuli”. Nell’ospedale militare da campo, il Maresciallo Serio coordina tutte le attività sanitarie relative alle visite ambulatoriali ed alle degenze chirurgiche. La missione africana di Serio (insieme a lui ci sono altri sei militari originari della provincia di Caserta) rientra nell'ambito della risoluzione 1778 del 25 settembre 2007, dove il Consiglio di Sicurezza (SC) delle Nazioni Unite ha autorizzato il dispiegamento nella Repubblica Centro Africana (RCA) e nella Repubblica del Ciad di un Contingente militare a guida Unione Europea (EUFOR) in supporto alla missione delle Nazioni Unite (MINUCART) con lo scopo di contribuire alla stabilizzazione dell’area con il confinante Darfur, al fine di facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari, contribuire alla protezione dei civili e favorire il ritorno dei profughi. Compito dei militari italiani è garantire il sostegno sanitario al personale EUFOR, al personale civile dell’UE, ai civili feriti e di assistenza umanitaria alla popolazione locale. Il contingente italiano è schierato ad Abechè, quarta città del Ciad e capoluogo della provincia di Ouaddai con una popolazione di circa ottantamila persone; proprio qui è schierato un Ospedale da Campo Militare, intitolato al tenente colonnello medico Antonio Stella, prematuramente scomparso alcuni anni fa. L’ospedale da campo viene supportato dagli assetti logistici e delle comunicazioni composti da militari provenienti dal 10° reggimento di manovra di Persano (SA) e dal 232° reggimento di trasmissioni di Avellino. Chissà quante storie avrà da raccontare il Maresciallo Serio al suo piccolo Armando e non tutte avranno il lieto fine, purtroppo.

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