Libano: i “Lancieri di Novara” (5°) sostengono l’ospedale di Tibnin
“Grazie per l’aiuto che offrite all’ospedale di Tibnin, ma soprattutto alla popolazione libanese”. Con queste parole, accompagnate da un’evidente emozione, il direttore dell’ospedale di Tibnin, Mohammed Ali Hammadi, si è rivolto ai militari della cellula Cimic del Reggimento “Lancieri di Novara” (5°), durante la consegna di materiale sanitario donato dall’associazione internazionale “Regina Elena”. Dieci letti da ospedale, cinque comodini, cinque sollevatori di persone, 800 siringhe, 1.500 cerotti, 300 bende elastiche, e ancora, abbassalingua monouso, calzari di pronto soccorso, raccoglitori di urine e cuffie chirurgiche, sono i materiali consegnati all’ospedale di Tibnin, nel sud del Libano. Oltre alle attività operative, i lancieri sono molto apprezzati dalla popolazione locale per attività umanitarie. Il capitano Antonio Riccio, Capo Cellula Cimic, è l’ufficiale preposto a tenere i rapporti con i responsabili delle varie municipalità al fine di coordinare la distribuzione di materiale sanitario, scolastico, di prima necessità in genere, ma anche interventi di ripristino dei servizi primari, come gli impianti di energia elettrica o la potabilizzazione dell’acqua. Attenzione è rivolta anche agli ambulatori medici presenti sul territorio, dove, periodicamente, i medici militari effettuano visite specialistiche, in particolare quelle pediatriche. Il Contingente italiano, guidato dalla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, agli ordini del generale Flaviano Godio, è dislocato in Libano su diverse basi: Tibnin, dove ha sede il quartier generale del Contingente italiano e del Settore Multinazionale Ovest di Unifil, Marakah, che ospita il comando del primo battaglione di manovra (Italbatt 1) su base Reggimento Lagunari “Serenissima”, Al Mansouri, dove ha sede il comando del secondo battaglione di manovra (Italbatt 2) su base Reggimento “Lancieri di Novara” con un’aliquota del Reggimento “Piemonte Cavalleria”, e Shama, in cui hanno sede il Gruppo Supporto e Aderenza basato sul 24° Reggimento di manovra di Merano e l’ “Engineer Battalion” con il 3° Reggimento Genio Guastatori.