Sequestrata Scheda per manomettere dati dei monopoli

Grosso colpo messo a segno l’altro giorno dalla Polizia di Stato e dalla Procura della Repubblica di Bolzano. Nell’ambito dell'operazione denominata “Terza Dimensione”, dal nome di una nota scheda di newslot diffusa su tutto il territorio nazionale, personale della Squadra Mobile di Benevento ha proceduto al sequestro di una scheda software che veniva utilizzata truffaldinamente per la gestione di alcuni giochi slot. L’operazione è avvenuta in esecuzione di un decreto si sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Bolzano nello scorso mese di marzo. L’apparecchio si trovava all’interno di una ditta che lavora a San Marco Evangelista. Il sequestro è stato eseguito a carico del responsabile della ditta,  un 33enne di Napoli. La procura trentina ha emesso il decreto nel marzo scorso e sulla base di questo le schede in questione sono state sequestrate a molte aziende di vendita di tutta Italia. La Squadra mobile della questura di Bolzano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano, ha scoperto l'alterazione delle cosiddette newslot per truffare l'erario e ha avviato le indagini nei confronti di vari noleggiatori che operano in tutta Italia: sono sospettati di commercializzare e produrre schede elettroniche per questi apparecchi, capaci di alterare i dati contabili con danno erariale nei confronti dello Stato. Nelle schede di gioco sequestrate c'era una modalità che permetteva, attraverso la digitazione di apposito codice, di bloccare i contatori nonostante l'effettuazione di partite permettendo, così, di eludere completamente il prelievo erariale non lasciando traccia sulla contabilità dell'apparecchio. Una modalità molto sofisticata e difficile da scoprire con normali controlli: infatti la macchina risulta essere sempre collegata alla rete telematica registrando i dati contabili prima dell'attivazione e dopo la disattivazione del meccanismo di truffa. I delitti ipotizzati a carico di svariati indagati sono associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, alterazione di dati telematici e sistemi informatici. Le indagini sono condotte in collaborazione con l'A.I.S.I. (Agenzia Informazioni Sicurezza Interna), da diverso tempo impegnata con la Sezione specializzata della Polizia dei Giochi e delle Scommesse. La Squadra Mobile, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato in collaborazione con il compartimento dell'amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato di Venezia, ha accertato la produzione illecita di due schede di gioco, progettate e costruite in Spagna e importate e certificate da una nota ditta italiana. Di tali schede, chiamate “Golden Roulette”, la Procura della Repubblica ha richiesto il sequestro preventivo a livello nazionale che è stato accolto e disposto dal G.I.P. del Tribunale di Bolzano. Le operazioni sono state condotte in contemporanea da 47 Squadre Mobili ed in totale sono state sequestrate 196 schede di gioco.

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