Bellonesi alla celebrazione della battaglia di Montecassino

Il 18 maggio 1944, alle ore 10.30, il XII Reggimento Polacco “Poldoski” entrava nell’Abbazia di Montecassino ridotta in un cumulo di macerie e terminava così la più cruenta battaglia del II Conflitto Mondiale sul suolo italiano; una battaglia che vide schierati uomini di 12 nazionalità. I tedeschi in previsione della battaglia, fecero evacuare dalla città i civili rifugiatisi nell’Abbazia perché convinti che sarebbe stata risparmiata. Intanto, con 120 autocarri, il Generale tedesco Frido Von Senger faceva trasportare in Vaticano gli antichi volumi ed i tesori del Monastero. Gli Alleati, il 15/2/1944, ritenendo che nell’Abbazia fossero nascoste truppe tedesche, ordinarono un pesante bombardamento (576 tonnellate di bombe) che causò 400 vittime civili. In seguito i tedeschi trasformarono il luogo in una inespugnabile roccaforte.
Una nutrita schiera di bellonesi, guidati dal Capogruppo di Maggioranza Amministrativa dott. Domenico Valeriani, si è recata in località Caira, nei pressi di Cassino(Fr) dove, nel cimitero militare germanico, si è svolta l’annuale cerimonia del 65° Anniversario della fine delle battaglie di Montecassino(dal 15/1/1944-al-18/5/1944). Promotori della cerimonia l’Avvocato Alessandro Campagna ed il M.llo dell’Esercito Italiano Pompeo Terrezza che, ogni anno, accolgono i veterani germanici con una pacifica e fraterna stretta di mano. Nel cimitero costruito dal Volksbunde, dal 1959 al 1964, riposano 20.051 militari tedeschi.
Alla cerimonia del 65° Anniversario erano presenti l’Ambasciatore tedesco in Italia, il Vice Sindaco di Cassino Sig. Nardone, Associazioni combattentistiche italiane e straniere e veterani italiani, britannici, polacchi, francesi, americani e tedeschi tutti accomunati da un profondo sentimento di pace e fratellanza. L’Ambasciatore tedesco ha così concluso il suo intervento:”Ai piedi di questo monte fu combattuta una battaglia insensata poiché i soldati, convinti di servire la loro Patria, furono ingannati da una politica spregiudicata che approfittava della loro giovane età. La cerimonia sia monito per evitare simili catastrofi. Da non dimenticare che, con i militari, persero la vita tanti civili e tanti bambini rimasti orfani ed esposti ad indicibili sofferenze. Auguriamoci che non ci siano più guerre, poiché lasciano solo distruzioni e morte”
Il Vice Sindaco di Cassino:”Con questa mesta cerimonia ricordiamo le vittime di ogni nazionalità. Questa zona fu teatro di orrore e lacrime per cui invito tutti ad un momento di riflessione. Il sacrificio di queste vite non sia dimenticato e diventi l’obiettivo per una pace duratura ed un migliore futuro per i nostri figli”. Il capogruppo di Maggioranza Amministrativa del Comune di Bellona dott. Domenico Valeriani:”I cimiteri militari oltre ad essere luoghi di memoria, siano anche punti di partenza per la riconciliazione, l’amicizia e la fratellanza tra i popoli. Molto significative le strette di mano scambiate tra tutti i veterani oggi accomunati dal nobile desiderio di pace che ci spinge ad operare per il bene dei nostri simili e ad aborrire la guerra seminatrice di lutti e distruzioni”.

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