“Nessuno tornerà a riprendersi il suo microfono”

annuncia Mentana dopo il verdetto a lui favorevole. “Fare il giornalista è il compimento di una passione che si alimenta soltanto dalla nostra curiosità, dal bagaglio culturale che ci siamo fatti, dalla nostra voglia matta di capire, prima di spiegare”. A parlare così è Enrico Mentana solo qualche anno fa. Oggi invece fa sapere che non ci sarà il ritorno dello scacciato, come fu con Santoro, “nessuno tornerà a riprendersi il suo microfono”. Mentana, realizzatore e ex conduttore del programma Matrix, fa a Mediset un solo dispetto: i soldi, la sua liquidazione sarà raddoppiata. Lo annuncia proprio in questi giorni, dopo la vittoria del primo round della battaglia giudiziaria contro il gruppo di Berlusconi e famiglia, e il verdetto che dispone il reintegro del giornalista al programma da lui ideato. Mediaset si dice stupita annunciando il ricorso in appello ”Attendiamo di conoscere nel dettaglio le motivazioni della sentenza”, mentre l’avvocato della “vittima”, lo stesso di Santoro, si appella all’ormai famoso in materia di informazione, articolo 21. Tutto ciò è la conseguenza di ciò che accadde la sera del 9 Febbraio scorso, quando la morte di Eluana Englaro divenne (lo era già fin troppo) argomento pubblico e canale 5 non cambiò la programmazione lasciando in prima serata il programma condotto da Alessia Marcuzzi, Il Grande Fratello, facendo scivolare in seconda serata Matrix che dedicava la serata all’argomento. Da televisione del dolore a polemica e a ciò ormai noi ci siamo abituati. Seguirono infuocati comunicati stampa, polemiche, Mentana che definisce Fininvest “un comitato elettorale” fino alla sostituzione dello stesso con Alessio Vinci. A tutti quelli che della Mentana conduzione sentono la mancanza, si aspettano nuove notizie.

 

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