Allargamento di via SS. Cosma e Damiano, nessun illecito da parte del sindaco Pascariello
A distanza di tre anni dalla “querelle” nata intorno all’allargamento di Via SS. Cosma e Damiano, si torna a parlare, anzi a “straparlare” senza conoscere veramente i termini della questione. È ora la volta di “Italia Nostra” che chiede l’autorevole intervento dei superiori uffici ministeriali affinché venga posta un vincolo definitivo sulle “quattro pietre” che delimitano la strada in questione con il fondo dell’ex proprietà dei sigg. Della Peruta. In primo luogo e per sgomberare il campo da tutti gli equivoci che sono nati intorno alla vicenda bisogna innanzitutto sottolineare che mai e poi mai il Sindaco Angelo Antonio Pascariello ha commesso alcun illecito e non ha nessuna intenzione di “distruggere” qualcosa di antico. Sull’ampliamento di via SS. Cosma e Damiano, strada che l’Amministrazione Comunale ritiene di pubblica utilità e di notevole importanza per decongestionare il notevole traffico veicolare del centro storico cittadino, è stato dato mandato all’avvocato Andrea Abbamonte per ricorrere al Tar Campania contro il decreto del Ministero Beni Culturali che pone dei vincoli per l’abbattimento del muro che si rende necessario per l’ampliamento della suddetta strada. In merito, il Tar Campania (sezione 7^) ha emesso un’ordinanza collegiale (n. 190/09) con la quale ha disposto una Ctu per verificare in contraddittorio delle parti, se il suddetto decreto ministeriale sia stato o meno emesso sulla base di una corretta rappresentazione della realtà. In particolare, bisogna verificare: il reale stato di fatto del giardino storico e del casotto d’ingresso alla grotta ipogea, come descritto nella relazione storico – artistica; gli elementi di fatto in base ai quali la Soprintendenza ha ritenuto che la tutela del giardino storico sia strumentale alla tutela della grotta ipogea già oggetto del vincolo diretto di cui al decreto del 26 luglio 1985; gli elementi di fatto in base ai quali la Soprintendenza ha ritenuto di estendere la tutela anche al casotto di ingresso alla predetta grotta ipogea. Per adempiere a tali verifiche il Tar ha designato l’arch. Lucio Morrica quale consulente – verificatore che, in data 6 aprile 2009 si è recato nei siti di causa. Al sopralluogo hanno partecipato e si sono costituiti l’assessore Giovanni Battista Zampella, delegato dal sindaco Angelo Pascariello, l’ingegnere Lorenzo Vallone, responsabile settore Lavori pubblici per il Comune di San Nicola la Strada, l’avvocato Andrea Della Peruta, in proprio e rappresentante dell’interdetta Clementina Della Peruta e dell’avvocato Gaetano Della Peruta, il dottor Vincenzo Della Peruta in proprio, la Soprintendenza Beni artistici di Caserta nelle persone di Luigi Di Francesco, responsabile di zona, e Anna Maria Piscitelli dell’Ufficio Vincoli, l’architetto Francesco Saverio Forte, consulente tecnico per il Comune, l’architetto Egidio Orefice, consulente di parte delle parti Della Peruta, ad eccezione di Vincenzo Della Peruta. I costituiti si sono recati nell’area del giardino, nel locale (casotto) e nella sottostante grotta ipogea, effettuando osservazioni e fotografie. Su invito delle parti il Ctu arch. Lucio Morrica ha evidenziato la necessità, in rapporto a quanto richiesto dai quesiti, di una consulenza di un agronomo per la localizzazione, la datazione e caratteristiche arboree esistenti nell’area oggetto di causa. In attesa di una sentenza definitiva giova ricordare come si è giunti a tanto clamore. Il sindaco Angelo Pascariello chiese ed ottenne dalla Soprintendenza di Caserta, a firma dell’allora Soprintendente dott.ssa Giovanna Petrenga, in data 26 luglio 2006, parere favorevole per il progetto di ampliamento di Via SS. Cosma e Damiano, fermo restando la salvaguardia della grotta ipogea. In data 2 ottobre 2006, con atto pervenuto al Comune di San Nicola la Strada il 9/10/2006, il neo Sopraintendente arch. Enrico Guglielmo revocò, nonostante due sentenze, del TAR Campania e del Consiglio di Stato, favorevoli all’amministrazione comunale di San Nicola La Strada. L’unico errore commesso dal sindaco Pascariello è stato quello di non aver dato inizio ai lavori a partire dal 27 luglio 2006. Alla data del 9 ottobre 2006, l’allargamento di via SS. Cosma e Damiano sarebbe già terminata. Chi risarcirà il comune di San Nicola La Strada e la sua collettività per il grave danno ad essi arrecato?