Marotta (PD), Al Referendum votiamo SI!

Il discorso politico negli ultimi anni è stato fortemente influenzato dai ritmi delle tv, dalle frasi ad effetto e dalle polemiche. Esempio eloquente di questo stato di cose sono state le ultime elezioni europee ed ancor di più la campagna referendaria di questi giorni passata quasi in sordina. “Rispetto ai tre quesiti referendari” – ha affermato Vito Marotta, segretario cittadino del PD – “mi sarei aspettato una maggiore attenzione perché “il referendum ha un significato politico, cioè la domanda che viene posta è se si vuole abrogare la legge fatta da Calderoli e noi lo vogliamo”. Dunque, il Partito Democratico sannicolese si schiera per il SI. “L’attuale sistema elettorale per Camera e Senato” – ha aggiunto Marotta – “venne definito dal suo stesso ideatore una “porcata”. Per questo, i promotori del SI stanno compiendo uno sforzo per spiegare che con i primi due quesiti, abrogando il collegamento tra liste e la possibilità di attribuire un premio di maggioranza alle coalizioni di liste, non si avrebbero più veti, ricatti e cesserebbe così la disomogeneità delle coalizioni. Inoltre, ciò comporterebbe di scegliere non più con quale piccolo partito allearsi bensì a quale programma e quali candidati mettere in campo. Il terzo quesito” – sottolinea l’esponente del PD – “propone l’abrogazione delle candidature multiple che ha attribuito a pochi eletti la capacità di gestire un enorme potere discrezionale da grandi elettori, scegliendo personalmente chi va in Parlamento. Con la vittoria del SI, il divieto di candidature multiple valorizzerebbe il legame dei candidati con il territorio rendendo la vita più difficile ai cosiddetti “catapultati”. Dobbiamo, quindi, scegliere di completare un percorso già avviato con la nascita del PD. Si tratta” – secondo Marotta – “di sostenere il valore simbolico della “vocazione maggioritaria” con una visione bipolare del nostro sistema politico e con un governo scelto dagli elettori  con leadership molto popolari. La linea del Partito Democratico rispetto questi temi è chiara: siamo schierati per il SI in quanto l’obiettivo prioritario è modificare il “Porcellum” che è una legge sbagliata ed inaccettabile” – conclude Marotta – “e il referendum può servire a dare una spinta ad una successiva riforma in Parlamento che restituisca agli italiani il diritto di poter scegliere i loro rappresentanti”.

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