Canti e balli in ricordo di “Mazzammauriello”

Canti e balli per ricordare il folletto “Mazzammauriello”. È quanto si prefigge lo storico sannicolese Francesco Nigro, già sindaco di San Nicola La Strada. Domani, venerdì 26 giugno, con inizio alle ore 20.30, in Via Grotta, n. 66, a San Nicola la Strada, nel ricordo di "Mazzammauriello" il gruppo di musica popolare “A via 'e Perruni” eseguirà canti tradizionali e tammurriate. I componenti del gruppo Francesco NIGRO (nacchere e voce narrante), Giuseppe GIONTI (chitarra ritmica e voce), Massimo BASSO (chitarra solista e voce), Paola PALLISCO (tammorra), Angelo RIZZI (putipù e percussioni varie), Raffaele NEGRO (voce solista), Franchino DEL PRETE (fisarmonica), Sergio D'ERRICO (tammorra) canteranno e racconteranno la storia e il passato delle nostre terre. I canti di amore, di lavoro e di preghiera saranno accompagnati dai balli e dai ritmi di Marilena, Maria Rosaria, Carmen, Angela, Gianni, Nicola, Maria Cristina, Agostino e Mario, che inviteranno "Mazzammauriello" ad uscire dalla tana e a suonare la tammorra e le nacchere. I partecipanti alla manifestazione tradizionale potranno avere il piacere di stringere la mano a "Mazzammauriello", l'omino, il folletto, che è stato sempre il terrore dei bambini. Il gruppo di musica popolare 'A via 'e Perruni, nato in seno all'Associazione di cultura e tradizioni popolari "Il Giardino" di San Nicola la Strada (CE), canta e racconta la storia e la vita del passato delle nostre terre.  I canti di lavoro, di amore, di lotta e di preghiera sono accompagnati da strumenti di fattura artigianale: tammorre, castagnette, scacciapensieri, putipù, percussioni varie, chitarra classica. 'A via 'e Perruni è il nome di un'antica strada, come antichi sono i motivi e le parole dei canti, che ricordano vicende liete e tristi della nostra realtà rurale del tempo andato. Il gruppo musicale, attraverso la ricerca, la recita e l'esecuzione di canti popolari, tammurriate, filastrocche, proverbi, cantilene e detti, punta ad appassionare gli ascoltatori e a salvare dalla scomparsa definitiva testimonianze delle nostre tradizioni e delle nostre radici.  Il legame con la storia locale non può essere spezzato, aiuta a capire il presente e a costruire il futuro.

 

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