Prostituzione, in via Galvani sempre di scena i transessuali

Le due ordinanza del sindaco Angelo Antonio Pascariello, relativamente all’applicazione di sanzioni ai clienti delle prostitute ed alle stesse che sono particolarmente “discinte”, avrebbero dovuto rendere “pulite” le strade dalla presenza di prostitute e transessuali. Nonostante una maggiore intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, Via Galvani e Via Recalone, in particolare all’altezza della Motorizzazione Civile, sono piene di “meretrici” e “viados”. Le due ordinanze sindacali nelle intenzioni del sindaco avrebbero dovuto perseguire due obiettivi: far si che la prostituzione sul territorio cittadino fosse debellata e rendere sicure anche le strade. Infatti, è noto a tutti che il territorio sannicolese ha un costante flusso automobilistico con un alto rapporto di transiti giornalieri e che la domanda di prestazioni sessuali a pagamento proviene prevalentemente da soggetti alla guida di veicoli in circolazione principalmente sul Viale Carlo III^, con comportamenti che sono causa di forte turbativa della circolazione, per il generarsi di code di traffico, di frenate improvvise e di repentini arresti dei veicoli e/o di altre manovre che costituiscono intralcio al traffico veicolare nonché grave pericolo per la pubblica incolumità. Ma le due ordinanze sono rivolte anche nei confronti delle meretrici le quali sono anch’esse sottoposte alla multa di 500 euro se si mostrano in pubblico con abiti che offendano il comune senso del pudore. Purtroppo, nonostante l’intensificazione dei controlli e delle retate da parte di Polizia e Carabinieri, in via Galvani “lavorano” indisturbati i soliti transessuali che quotidianamente (in special modo nel corso del fine settimana) arrecano notevoli danni e disagi ai residenti. Questi ultimi telefonano sia alla Polizia di Stato che ai Carabinieri, ma di vetture delle forze dell’ordine neppure l’ombra. Da qui scaturiscono le ire dei cittadini che sono costretti a sorbirsi le “performance” alla luce chiara dei lampioni di questi squallidi personaggi, ben noti alle FF.OO.

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