Museo della civiltà contadina e artigiana

Il recupero delle tradizioni antiche del piccolo centro casertano. Questo è il leitmotiv che anima la passione del direttivo del “Museo della civiltà contadina e artigiana” di Pignataro Maggiore, il quale domani sera inaugurerà una nuova sala intitolata a Francesco Palmesano. Il benemerito gruppo, guidato dal presidente Bartolomeo Fiorillo e dal direttore Antonio Martone, alle 18 di domani, presso la sede del museo al civico numero 16 di via Partignano, presenterà la nuova sala alla presenza del dottor Giovanni Palmesano, figlio di Francesco a cui è stata dedicata la sala. La manifestazione, che avrà luogo nella seconda parte della serata nel cortile attiguo alla sede del museo, partirà con la relazione del professore Fiorillo, il quale illustrerà i risultati ottenuti dall’organizzazione che gestisce la struttura e dovrebbe annunciare una gradita sorpresa ai presenti. Alle 18.45 vi sarà la benedizione della nuova sala e della sezione di reperti riguardanti l’antica banda musicale di Pignataro. Alle 19.30 i presenti si sposteranno nel cortile adiacente alle sale, dove il gruppo di canti popolari “Arianova” eseguirà uno spettacolo fatto di canti e danze straordinarie. L’evento si chiuderà con il rinfresco e i saluti ai convenuti. L’impegno profuso da chi da anni dirige l’importante istituto culturale, dona lustro al paese dell’Agro caleno, terra ricca di tradizioni e che ha dato i natali a importanti personaggi di fama nazionale, spesso dimenticati. Il museo da anni svolge proprio il ruolo di “istituto della memoria” popolare e culturale, grazie al continuo e prezioso lavoro di ricerca effettuato dai sostenitori e fondatori dello stesso. In questo senso è di grande interesse la nuova sezione dedicata alla tradizione bandistica e musicale in generale del paese.

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