Uttaro, il consorzio vuole mettere le mani sulla discarica

“Il Consorzio Unico di Bacino per i rifiuti delle Province di Napoli e Caserta vuole mettere le mani sulla discarica criminale de Lo Uttaro a Caserta”. A denunziarlo è il Presidente del Comitato Emergenza Rifiuti di San Nicola La Strada, Antonio Roano che sottolinea come “…le 203.000 tonnellate di materiale risultante dalla lavorazione dei CDR stoccate nella Uttaro sono un assoluto e pericolosissimo delirio. Che Lo Uttaro” – è l’atto di accusa lanciato da Roano – “sia stato e sia ancora un disastro ambientale lo hanno stabilito, oltre che decisivi atti della magistratura (dal decreto di sequestro penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, poi confermato dal Tribunale di Napoli, all’ordinanza di chiusura del Tribunale civile di Napoli), anche una relazione della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (organismo bipartisan), nella passata legislatura, e le documentazioni delle molte denunce presentate dal Comer (Comitato Emergenza Rifiuti) in coordinamento con altri comitati e associazioni per l’ambiente della Provincia di Caserta. Lo Uttaro” – ha proseguito Roano, che da anni si batte come un leone perché Lo Uttaro, ma anche l’attigua cava Mastroianni e tutte le discariche della provincia vengano chiuse – “benché per ora sia sopita la sua asfissiante nube di puzza e di veleni, che a lungo ha reso la vita impossibile a Caserta e dintorni, è tuttora una bomba ecologica. Una bonifica certo è necessaria. L’hanno chiesta a gran voce anche comitati e associazioni. Ma chi la dovrà fare? Con quali criteri e con quali controlli?” – è quanto domanda Roano – “Avviare l’opera affermando che lì è stoccato “in assoluta sicurezza e senza alcun rischio per l’ambiente circostante … materiale risultante dalla lavorazione dei Cdr” è da imbecilli o da delinquenti. Tra l’altro, non lo sappiamo tutti che schifo usciva dagli impianti per CDR? E perché la clamorosa denuncia della Commissione Parlamentare, peraltro variamente divulgata dai mass media, in particolare da trasmissioni televisive di livello nazionale come Anno Zero e da un’inchiesta di Raitre del 25 giugno 2008. Il ComEr” – è la promessa del Presidente del Comer, a cui si associano tutti i cittadini – “è mobilitato e sta preparando opportune iniziative in campo legale e per la comunicazione ai cittadini”

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