Polizia: concorso letterario sulle donne in divisa

Diciottomila battute per raccontare, in prima persona o immaginando, la vita delle donne nella Polizia. Questo è il tema della terza edizione del concorso letterario “Narratori in divisa” indetto da Poliziamoderna, rivista ufficiale della Polizia di Stato, la cui data di nascita risale al lontano 1949, dunque sessanta anni fa. Il bando di concorso è esteso al territorio nazionale ed è composto di due sezioni: una riservata a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, sia in servizio che in pensione, l’altra a tutti gli abbonati di Poliziamoderna. L’opera letteraria dovrà consistere in un racconto breve di natura narrativa, redatto in lingua italiana e costituito da un numero massimo di 18mila battute spazi inclusi. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 10 ottobre 2009. Il regolamento e le modalità di partecipazione si possono consultare su www.poliziamoderna.it. (ANSA). Gli elaborati saranno letti e vagliati da una giuria presieduta dalla regista e scrittrice Cristina Comencini. Tra i suoi membri il critico televisivo Aldo Grasso, professore ordinario di “Storia della radio e della televisione” presso l’Università cattolica di Milano, è critico televisivo ed editorialista del Corriere della Sera; l'attrice Barbara De Rossi. Francesco Gratteri, direttore centrale della Direzione centrale anticrimine (Dipartimento Ps); Ivo Carezzano, giornalista. Riccardo Lezzerini, direttore editoriale Poliziamoderna; Cecilia Maria Ferrrraro, antropologa. Le opere vincitrici saranno pubblicate in un volume illustrato. Il primo numero della rivista è del 1949 e già da allora Poliziamoderna si è imposta come luogo d’incontro degli operatori del settore sicurezza. Oggi Poliziamoderna è cambiata: contenuti più ricchi, sempre maggior riguardo alla professione e, soprattutto, una grafica nuova, più leggera e moderna, e, ancora, un sito internet che permette agli abbonati di leggere la rivista online e di scaricarne tutti gli inserti professionali. Tutto ciò è stato fatto per parlare agli abbonati e ai lettori non solo come a dei colleghi ma come a cittadini, parti essenziali di una società che corre ed evolve di continuo. Al passo coi tempi.

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