Differenziata, Celiento (PD), qual è la validità dell’Unione Calatia con Maddaloni?
“Quale è la validità del progetto, prima di tutto politico e poi gestionale, dell’Unione dei Comuni “Calatia” ?” A chiederselo è il capogruppo consiliare del Partito Democratico, dottor Giuseppe Celiento, commentando le recenti dimissioni di importanti pezzi dell’apparato gestionale di Calatia ed il fondo, senza fine, dei debiti accumulati, si parla di tre milioni e seicentomila euro, che ricadranno sulle spalle dei cittadini. “È molto semplice ed autoreferenziale fare comunicati su attività gestionali, anche di modesta importanza” – ha aggiunto Celiento – “Le difficoltà insorgono invece, quando, bisogna comunicare ai cittadini il fallimento di progetti di primaria importanza e che hanno un elevato costo per la comunità amministrata. Abbiamo appreso dalla stampa delle recenti dimissioni dall’ente “Calatia” di Giacomo Lombardi e Gennaro Cioffi, rispettivamente presidente del Consiglio e Vicepresidente della Giunta dell’Unione dei comuni e, precedentemente di Giuseppe Russo. Con queste dimissioni oramai l’ente Calatia è diventato ingovernabile; non resta altro che il commissariamento. I nodi che ora vengono al pettine sono molteplici” – ha sottolineato l’esponente del PD – “Perché non si sono fatti rispettare dalla ditta Jacta diversi punti del capitolato di appalto? Perché l’Unione si è limitata al solo servizio gestionale della raccolta dei RSU contravvenendo al suo stesso statuto? Quale è l’effettivo debito dell’unione dei Comuni nei confronti della ditta Jacta? Quali sono le relative percentuali per i comuni facenti parte dell’Unione? Perché le percentuali di raccolta differenziata sono così basse (siamo poco sotto al 13 per cento)? Per la rescissione del contratto di appalto, quali sono le conclusioni o i suggerimenti se ci sono, dopo l’incarico dato all’avvocato Lamberti più di un anno fa e quanto è stato il suo onorario per l’incarico ricevuto? Quasi tutte queste domande” – rimarca Celiento, che svolge il suo ruolo ispettivo di consigliere di opposizione con molta solerzia ed impegno – “hanno fatto già parte da circa tre anni, in tempi diversi, di distinte interpellanze presentate dalla sezione del PD al Sindaco del Comune di san Nicola la Strada, allora presidente dell’ente Unione dei Comuni. Abbiamo sempre chiesto lo scioglimento di un ente inutile, dannoso per la collettività non solo per i costi esorbitanti ma anche per i disservizi che si sono avuti nella raccolta e che si hanno a tutt’oggi per il mancato rispetto dei patti assunti: 1°) Non è stata creata un’isola ecologica; 2°) Non si mantengono gli accordi per la raccolta differenziata; 3°) Le percentuali di differenziata, nonostante l’impegno dei cittadini sono risibili (la ditta jacta sversa tutto come indifferenziato); 4°) Il canone per la raccolta e lo smaltimento dei RSU richiesto alle famiglie è esorbitante; 5°) Il corrispettivo servizio non è per niente soddisfacente (ne fanno fede le numerose denunce inviate ai carabinieri da parte dei cittadini sia di Maddaloni che di san Nicola la Strada). Quindi a ben vedere” – ha concluso Celiento – “le problematiche non sono recenti, verosimilmente si sono fatte solo molto più evidenti; le questioni si sono talmente incancrenite da essere di difficile risoluzione. Una questione che probabilmente si poteva risolvere diversi anni addietro, durante la presidenza Pascariello, che è stata traslata sempre di più nel tempo tale da divenire di difficile risoluzione per tutti: Comuni – Ente Calatia – società appaltatrice”.