6 parà morti, la città espone il Tricolore

Kabul, giovedì 17 settembre 2009. Un luogo, una data che rimarrà per sempre scolpita nel cuore di ogni italiano, così come è rimasta impressa nelle nostre menti la data del 12 novembre 2003, quando nell’attentato a Nassiriya persero la vita 19 fra Carabinieri, militari dell’Esercito Italiano e civili, o quella dell’11 settembre 2001, data dell’attacco alle Twin Towers di New York. Stamattina a Roma, con inizio alle ore 11.00, presso la Chiesa di San Paolo fuori le Mura, la stessa in cui furono officiate le esequie dei morti di Nassiriya, si svolgeranno i funerali di Stato per i sei paracadutisti della brigata “Folgore”, deceduti a seguito dell’esplosione di un’autobomba da parte dei talebani. “Anche a San Nicola La Strada” – ha affermato Giovanni Santangelo – “i cittadini hanno esposto ai balconi ed alle finestre il nostro amato Tricolore, così avevamo chiesto. Ora siamo qui vicino a loro a ricordarci l’olocausto del Terzo Millennio, a cui ogni uomo di buona volontà non può fare a meno di guardare senza inorridire per la ferocia e la barbarie con la quale feroci assassini colpiscono uomini, donne, vecchi e bambini innocenti, così come innocenti sono quegli “Operatori di Pace” che sono i nostri soldati, i nostri carabinieri, le nostre crocerossine ed i volontari delle ONG che partono perché la pace e la democrazia tornino a prevalere sulla barbarie. Dunque, anche la Città di San Nicola La Strada si è stretta nell’abbraccio dei sei parà barbaramente trucidati e lo fa esponendo il Tricolore. “La Pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non va fatta per amore della giustizia, ma la giustizia per amor della Pace”. Questa frase di Martin Luther King rappresenta in pieno il perché l’Italia sia presente in Afghanistan e in numerosi altri scenari internazionali. “La nostra è una manifestazione di solidarietà e vicinanza a quella che è la nostra “meglio gioventù” che lavora sodo per la Nazione e non chiede nulla in cambio. Noi chiediamo al governo Berlusconi di non dimenticare mai i nostri uomini e donne con le stellette che rendono onore al Paese”.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post