Caimano come arma

Caserta, il ras Cristofaro di Orta di Atella usava un coccodrillo per intimidire le vittime Si servivano di un coccodrillo per spingere le vittime del racket a sottostare alle loro richieste, vittime delle estorsioni della camorra. Il caimano era custodito nell’abitazione del nuovo ras emergente sul territorio di Orta di Atella (Caserta).
La bestia è stata trovata per caso in casa di Antonio Cristofaro, con precedenti per porto e detenzione di armi, oltraggio, favoreggiamento ed estorsione.
Gli agenti della Dia di Napoli, del commissariato di Frattamaggiore (Napoli) e la squadra mobile di Caserta, avevano fatto irruzione, il 18 settembre scorso, presso la casa del Cristofaro, in cerca di armi, invece hanno trovato un’arma ben diversa da quella che si aspettavano: un rettile di 1metro e 70 circa di lunghezza e 40 chilogrammi di peso.  
Il coccodrillo, arrivato in Italia non si sa come, era detenuto dal camorrista illegalmente e si trovava in una vasca piena d’acqua, riposta su di un terrazzo dell’appartamento e veniva nutrito con conigli e topi vivi.
 Il Cristofaro è ritenuto dalle forze dell’ordine, uno dei nuovi boss emergenti della camorra, ed usava convincere imprenditori e commercianti del luogo, a pagare il pizzo o comunque a soddisfare le proprie richieste, facendo sostare i malcapitati con il caimano. Alla fine del trattamento, le vittime impaurite, non esitavano a cedere a qualunque ricatto.
All’interno dell’appartamento vi era un sofisticato sistema di sorveglianza, ma durante la perquisizione, non è stata trovata nessuna arma oltre alla bestia. Il rettile è stato portato via dalla guardia forestale che ha provveduto al suo trasferimento presso una idonea struttura ad Aprilia.
  Per il ras Cristofaro, boss del clan atellano, è scattata una denuncia per possesso illegale di animali. E solo questo per ora.

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