Bellona San Francesco festeggiato in…sordina

Quest’anno, a differenza degli anni scorsi, la ricorrenza della festa di S. Francesco, Patrono d’Italia, è passata tra l’indifferenz a di tutti. Dopo il S. Rosario, è stata celebrata una S. Messa nell’antica Cappella abbellita con fiori e ceri votivi offerti, come da antica tradizione, dai devoti. Questo per le celebrazioni religiose mentre, per quelle civili si è notata, lungo via Sorrentino, dove è ubicato il Sacro Luogo, l’assenza delle luminarie e, a chiusura della festa, il tradizionale concertino che richiamava tanti appassionati del bel canto. Una strana indifferenza ed un silenzio inspiegabile che hanno lasciato profonda delusione tra i cittadini bellonesi. In passato il Santo Patrono d’Italia era degnamente onorato sia in chiesa, che lungo le strade della città percorse da un concerto musicale che eseguiva rinomate marce. Lo scampanio dei bronzi richiamavano i fedeli per la recita del S. Rosario e la celebrazione di una S. Messa. Uno spettacolo di fuochi d’artificio chiudeva la festa. La Cappella dedicata a S: Francesco risale al 1700 e faceva parte del vicino Monastero che ospitava i Padri Cappuccini di Caiazzo che, spesso, spinti dalla pietà francescana, ospitavano viandanti in cerca di riposo e di un piatto caldo. A causa del trasferimento dei Padri in un altro Monastero, l’edificio fu destinato a residenza municipale. Alcuni anni addietro l’antica statua del Santo fu asportata da ignobili sconosciuti che, durante le ore notturne, forzarono il cancello d’ingresso. La notizia suscitò amarezza tra i fedeli privati della Sacra Immagine di S. Francesco che, con il suo “Cantico delle creature”volle ringraziare e lodare Nostro Signore per tutto ciò che ha donato agli uomini. Dopo un assiduo impegno, sull’altare della cappella ritornò una nuova statua che fu benedetta da Don Antonio Iodice parroco di Bellona e che tuttora è venerata con profonda devozione.

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