Gli operai sul lastrico manifestano alla Sun di Caserta

Sono tornati a protestare per i loro diritti, gli operai della struttura del nuovo policlinico di Caserta, ancora una volta ieri mattina. Dalle 8, si sono appostati all’ingresso della Sun ed attendevano di essere ascoltati. Le richieste degli ex lavoratori, sono quelle di sempre. Per ben due volte, gli operai sono stati per ore, a manifestare davanti ai cancelli, con l’intento di far valere i propri diritti.
La storia di 120 lavoratori.
Quattro anni fa, con l’inizio dei lavori, gli operai, 120 unità, furono assunte regolarmente per la costruzione del nuovo policlinico di Caserta, ubicato in zona Tredici. La ditta appaltatrice era la Immobilgi Federici Stirling spa di Mario Granata Pagano.
 Il nuovo policlinico era stato apprezzato perché avrebbe finalmente portato a Caserta, una struttura di rilievo per la sanità casertana e lavoro per centinaia di persone. Senza contare che l’opera sarebbe costata più di 200 milioni di euro che, in questo periodo di crisi, facevano gola a tutti. I lavori iniziarono, per le solite solfe burocratiche, in ritardo, e per circa quattro anni, gli operai avevano lo stipendio con cui sostenere le proprie famiglie. Inspiegabilmente, per motivi burocratici, i lavori furono interrotti. Tra una trattativa ed un’altra, indagini della procura, una conferenza ed un’altra, gli operai si trovarono senza lavoro. Il 4 aprile scorso, la Sun è stata colpita dall’interdittiva antimafia che impose  la revoca dell’appalto alla società che aveva vinto la gara d’appalto. Sarebbe stata la Pizzarotti a finire l’esecuzione dei lavori. Invece da allora, i lavori sono interrotti, gli operai sono tornati a casa con un arrivederci e grazie e, per finire, è possibile che, la costruzione del Policlinico non avverrà mai. Infatti, dopo mesi di tira e molla è sparita anche l’insegna.
Dopo due manifestazioni di protesta, gli operai della Sun questa mattina, si sono di nuovo riuniti in una protesta pacifica, per parlare con il prof. Francesco Rossi, rettore della Sun, a cui avrebbero voluto chiedere quali dovrebbero essere le loro sorti, ma non si è visto. Attendevano di essere ascoltati dal responsabile dei lavori della Sun Ciro Frattolillo, che non si è visto.
Gli operai, nell’ultima manifestazione, riuscirono  a strappare la promessa della cassa integrazione fino a che, l’opera di costruzione potesse ripartire, “abbiamo avuto solo lo stipendio di marzo ed aprile e la cassa integrazione di maggio, da allora siamo tutti senza salario”, dicono gli operai. “siamo qui perché, stanno portando via i materiali, stanno smontando la gru e tutto il resto, a noi non dicono niente, cosa dobbiamo fare? Abbiamo casa. famiglia, figli, siamo 120 di noi tutti sposati con figli. Quale fuituro ci attende? Niente lavoro, niente cassa integrazione, come dobbiamo vivere?”.
La domanda per il momento è rivolta ai dirigenti della Sun, a Frattolillo e chi altri possa dare loro una risposta. “E questa mattina, saremo all’Università di Caserta per farci sentire ancora”, concludono gli operai. Ai cittadini resta lo scempio di una struttura rimasta incompiuta, e la consapevolezza che, ancora una volta, in provincia di Caserta, si sono volatilizzati milioni di euro, mal gestiti da cattivi imprenditori del posto facendo finire decine di famiglie nell’insicurezza del futuro.
Fu il rettore, Francesco Rossi, non molto tempo addietro, in una conferenza stampa, ad asserire che “una prima parte del Policlinico verrà inaugurata nel novembre del 2009”. Sarà così?
 

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